ARRESTATE PUTIN!

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

La Corte Penale Internazionale dell’Aia, quella che ha emesso il mandato di cattura nei confronti di Putin, ha iniziato la propria attività giuridica soltanto 14 anni fa, nel 2009 con il processo a carico di un militare ribelle congolese per massacri compiuti nel 2002, anno dell’approvazione formale della Corte da parte di 123 dei 193 stati che aderiscono alle Nazioni Unite e degli oltre 200 esistenti.
La Corte si occupa di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e contro la pace. Colpisce come la sua attività sia finora stata concentrata sull’Africa (salvo il tribunale speciale per la ex-Iugoslavia) fino all’accusa di accanimento contro quel continente che portò all’uscita del Sud Africa dalla convenzione, ma ancor più colpisce come a rifiutarsi di riconoscerne l’autorità siano non solo mostri autoritari come la Russia e la Cina, ma anche gli Stati Uniti d’America.
C’è di più. Gli USA sono in aperto conflitto con la Corte da quando tra gli aderenti è entrata la Palestina, e quando poi sono state aperte indagini su varie guerre civili sparse per il mondo e in particolare sull’Afghanistan gli USA hanno emesso un divieto di viaggio nel territorio americano per i procuratori della Corte stessa e vietato a tutti i cittadini americani qualsiasi forma di collaborazione.
Questo è quanto, nessuno si scandalizzi se l’ordine di arresto di Putin mi provoca soltanto un sorriso di scherno.