NE’ NE’

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Io me le ricordo le facce di Biden e Von der Leyen quando un anno fa fu varato il primo pacchetto di sanzioni contro Putin.
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Con l’aria di chi ha il totale controllo della situazione i portabandiera del libero Occidente ci garantivano che entro qualche settimana la Russia sarebbe stata messa in ginocchio e che i suoi arsenali bellici, descritti come cortili di sfasciacarrozze, si sarebbero esauriti a tempo di record.
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Dopo dieci pacchetti di sanzioni sempre più restrittive, dopo decine di migliaia di morti da entrambe le parti e milioni di feriti e rifugiati ucraini, dopo la distruzione di intere città e dopo centinaia di miliardi di dollari sottratti alle economie nazionali e spesi in armi… Putin e la Russia sono ancora là, pimpanti e agguerriti come se fosse il primo giorno di guerra.
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Chiamatemi pure sprezzantemente “né né” come la più grande campagna di stampa mai orchestrata vi ha suggerito, ma il dubbio che vi stiano prendendo tutti per il sedere ancora non vi sfiora?