DI SALVATORE GRANATA
Qualora qualcuno vi prospetti di avere la soluzione in tasca o di capire le motivazioni dell’astensionismo record nel nostro Paese, adducendo le cause di questo esclusivamente a tv, giornali o agli elettori, verosimilmente ha analizzato una minima parte del problema suddetto e si è fatto fregare dal politico stesso che lo ha convinto a “rimproverare” un connazionale sulla non partecipazione alla vita politica.
La vita politica è una giungla ed è piena di ipocrisia, di prime donne, di gente che una volta “assaggiata la poltrona” fa fatica a restarne fuori.
Mancano in primis la solidarietà, la collettività, l’organizzazione, l’inclusione e la trasparenza da parte della politici nei confronti dei cittadini.
Slogan e selfie non servono.
La presenza, non basta, se non è accompagnata dalla concretezza.
Altrimenti il rosatellum verrebbe raggirato da un voto di massa senza precedenti, se ci fosse una qualche speranza di serietà.
Manca poi una legge elettorale adeguata (un proporzionale) che sempre i politici non modificheranno mai, per continuare a paralizzare il sistema e rendere vano il voto popolare.
Gli ideali sono morti e le “parole” non sono più d’onore, ma semplici barzellette.
Servono risultati e vicinanza.
Serve ascoltare e risolvere realmente le esigenze di un territorio.
Per il resto, mi pare ci sia poco da aggiungere.
.
