DI SALVATORE GRANATA
Non ce l’ho con Mattarella personalmente, per carità, a volte mi sta pure simpatico e rispetto il suo ruolo istituzionale.
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Ma in un Paese normale, con una Costituzione partigiana e antifascista, il Presidente della Repubblica dovrebbe richiamare sia La Russa che il ministro dell’istruzione Valditara. Richiamarli a svolgere un ruolo decente e dignitoso in quanto cariche istituzionali di prestigio che prestano giuramento proprio sulla Costituzione forgiata sul sangue dei nostri antenati antifascisti.
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Il fascismo non è un’opinione, è un reato e non ci sono revisionisti che tengano.
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A me degli elogi di Benigni e parenti non m’interessa. Lei è fratello di Piersanti e suo padre stava già tra i padri costituenti.
Va bene tutto, vanno bene i poteri che non può esercitare, vanno bene le barzellette di Durigon, vanno bene le cariche che vi passate peggio dei dottori con i figli, succede anche qui nei comuni siciliani (“politica a vita, per passione e spirito di servizio”)…ma esiste una moralità che va oltre l’imparzialità, oltre il proprio raggio di azione, e che ogni tanto, dico ogni tanto, va fatta presente.
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Ed esiste, ripeto, una Costituzione e un popolo che vanno difesi.