I POMPIERI

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Non è successo nulla, tutta roba già vista e rivista.

Energumeni fascisti che pestano ragazzini grandi la metà di loro?
Condanniamo tutte le violenze.
Bombaroli neri che fanno saltare in aria la stazione di Bologna?
Condanniamo tutti i terrorismi.
Poliziotti che alla Diaz torturano i manifestanti?
Le poche mele marce.
Le cosche mafiose votano l’estrema destra?
I voti non si possono scegliere.
Assalto alla CGIL?
Pochi facinorosi.
Che sia il partito neofascista di allora e di oggi a esprimersi così o magari a far finta di niente mi pare normale, quei delinquenti sono parte del loro elettorato e spesso anche il vivaio da cui verranno scelti i futuri dirigenti. E’ invece tragico, disgustoso, aberrante e indegno che le stesse cose vengano ripetute a pappagallo anche da esponenti del centro liberale e persino da personaggi di primo piano dell’area progressista.
Il tweet di Bonaccini sul pestaggio squadrista davanti al liceo fiorentino è questo:
“Condanno fermamente le indegne aggressioni effettuate a Firenze da militanti fascisti. Ogni gesto di violenza, di qualsiasi colore politico sia, va sempre immediatamente condannato”.
Perfetta la prima frase, indegna e inutile la seconda. Indegna perché davanti a un episodio di squadrismo di quello si parla e di niente altro, inutile perché nessuno ha mai lontanamente immaginato che si potessero approvare violenze di matrice diversa.
E’ con questa politica della diluizione, del tanti colpevoli nessun colpevole, del “e allora le foibe” che il neofascismo ha costruito per se un’autostrada fin dai tempi di Piazza Fontana, mi fa schifo che esponenti dell’area progressista provvedano alla sua manutenzione.