DI MASSIMO RIBAUDO
Il Ministro Nordio ha voluto rimarcare, con sadica determinazione, che Alfredo Cospito è un soggetto pericoloso.
Quindi lo Stato Italiano ritiene di essere messo in pericolo dalla rete, alla quale comunque Cospito afferma di non aderire, di pochi, e francamente stupidi, anarchici.
Va bene, Ministro. Le credo. Cospito è pericoloso e secondo lei merita una tortura a vita.
Secondo me, invece, vi sono maggiori pericoli da comportamenti che vengono PREMIATI dall’elettorato italiano e osannati da una parte politica, quando invece sono azioni che minano la fiducia pubblica e l’onore delle istituzioni e degli italiani.
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Io non ho fiducia in una Nazione che ha rieletto come Presidente della Regione Lombardia, colui che è responsabile della peggior gestione del Covid in un’area specifica, a livello MONDIALE.
Io non ho fiducia in un sistema politico che adesso, dopo una sentenza di assoluzione per meri cavilli procedurali, dimentica che Silvio Berlusconi è stato condannato per frode fiscale ed è risultato più volte un corruttore. Con due suoi principali collaboratori, D’Alì e Dell’Utri, condannati per collusioni con la Mafia.
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Il danno POLITICO e CULTURALE offerto da spregevoli riconoscimenti per persone socialmente pericolose come Attilio Fontana e Silvio Berlusconi non è certamente questione di diritto penale, né di sentenze giuridiche: ma è una ferita profonda alla coscienza di un popolo.
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Se ne sente il peso, come un macigno, nella storia civile, economica e politica di un paese che dicevate di voler migliorare e invece continuate a gestire come una corte privata di privilegiati ed inamovibili, nonostante la loro incapacità o tendenza criminale.
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La popolazione è totalmente insensibile a questo. Non ricorda, non capisce, e, adesso in gran parte, non vota.
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Ed è il dato più spaventoso.
E’ questo il vero pericolo.
