SE I CITTADINI, GIUSTAMENTE, DISERTANO LE URNE…

DI LUCA BAGATIN

Immaginate se in due delle maggiori Regioni italiane – tipo la Lombardia e il Lazio – andasse a votare alle elezioni amministrative, che so, appena il 40% degli aventi diritto.

No, dico, ve lo immaginate?

E’ un’ipotesi, intendiamoci, rilassatevi!

Però, se MAI dovesse accadere, qualche domanda sarebbe il caso di porsela.

Ooooooooooooooops! E’ esattamente quanto avvenuto ieri! (OCCAZZO!)

A votare, in Lombardia c’è andato il 41,67% e in Lazio il 37,2% dei cittadini elettori!

Caspita! Nessuno l’avrebbe mai detto…vero?

Seee, okay, all right, está bien,va bene!

Se i politici locali e nazionali sono sempre più lontani dalla volontà dei cittadini, se le decisioni vengono prese a Bruxelles piuttosto che a Washington, oppure dagli algoritmi dei socialnetwork, non è che puoi pensare che i cittadini ti diano ancora retta!

Stanno a casa o vanno altrove. Non certo alle urne!

Non perdono tempo, ti pare?

Soprattutto se la Meloni e i suoi Fratelli fanno e dicono, oggi, l’opposto di quello che dicevano ieri e finiscono per (in)seguire l’Agenda Draghi che, sino a mesi fa, fingevano di contrastare!

E se il PD and Co. (Cinque Stelle compresi) si camuffano da sinistra, ma portano avanti politiche borghesi, liberal-capitaliste (con annessa propaganda of war), che nemmeno la destra avrebbe – probabilmente – il coraggio di promuovere!

I cittadini elettori ti dicono: “Okay, va bene, hai vinto tu. Sei più forte, potente, hai tutti i media dalla tua parte, il Festival di Sanremo, i palloni che volano nei cieli, le flatulenze d’oltreoceano, la propaganda di guerra al grido “Più Army for all!”, l’Agenda Draghi che ha sostituito la Smemoranda che usavamo negli Anni ’90. Ma, remember – ricordati – siamo cittadini, siamo (potenziali) elettori, ma non siamo dei fessi”.

Persino Berlusconi lo ha capito e, pur alla sua veneranda età e non contando quasi più nulla, sembra essere tornato a fare dichiarazioni da statista.

In tutto questo, ha ragione l’ottimo Francis Dupuis-Déri, insegnante nel Dipartimento di Scienze politiche dell’Università del Québec a Montréal e già ricercatore presso il Massachussets Institute of Technology di Boston.

Francis Dupuis-Déri ha scritto un ottimo saggio che ho recensito al link qui fra parentesi (https://www.olnews.it/2022/08/26/addio-alle-urne-un-saggio-di-francis-dupuis-deri/). Leggilo e capirai cos’è la democrazia e perché la democrazia, quella vera, ovvero diretta, merita di essere SEMPRE difesa.

Ed ora un paio di note: il 19 febbraio, presso il Lincoln Memorial di Washington, il Partito Libertario e il People’s Party, rispettivamente di centrodestra il primo e di centrosinistra il secondo, hanno organizzato – assieme ad altre associazioni e radio indipendenti e libertarie – un grande raduno contro le guerra dal titolo “Rage Against War Machine” (questo il sito della manifestazione: https://rageagainstwar.com).

A tale raduno, che chiede, fra le altre cose, oltre alla negoziazione della pace nel conflitto russo-ucraino, lo stop ad ogni invio di armi; la riduzione delle spese militari; la liberazione del dissidente libertario Julian Assange; l’abolizione della NATO e della CIA, saranno presenti, oltre a numerosi artisti e musicisti statunitensi, anche personalità politiche quali il libertario repubblicano Ron Paul; il democratico progressista Dennis Kucinich; l’ex democratica Tulsi Gabbard; la verde ed ex democratica Cynthia McKinney e – come già detto – numerosi attivisti, giornalisti e artisti di ogni colore politico che si oppongono alle folli politiche di Biden, ovvero del nuovo Richard Nixon in salsa Fog of War.

Altra piccola nota. Il mio amico Paolo Di Mizio, giornalista di lungo corso, oltre che ottimo poeta e saggista, fa presente che – non solo le elezioni regionali di due importanti Regioni italiane sono state – giustamente – ignorate – ma anche il Festival di Sanremo Ventiventitre (2023).

L’ottimo Paolo, infatti, sulla sua pagina Facebook scrive: “Prego notare che gli alti ascolti di Sanremo (11 milioni di telespettatori in media tra le varie serate) rappresentano oltre il 60% dello share (cioè dei televisori accesi), ma rappresentano solo il 19% degli italiani. Quindi la vera notizia è che l’81%, cioè 49 milioni di italiani, NON ha guardato il festival di Sanremo. Giusto perché la matematica non è un’opinione, ma il modo di presentare i numeri può essere ingannevole”.

Dal giorno di San Valentino 2023 è tutto.

Fate sempre l’Amore e mai la guerra!

Fidatevi, è meglio, come disse e continua a dire – dall’Alto dei Cieli (liberi da palle e palloni) – il semper mitico Andrea G. Pinketts!

Luca Bagatin, Isola che Non C’è, 14 febbraio 2023

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