DI SALVATORE GRANATA
La Meloni, snobbata dal clone francese di Renzi e da mezza Europa, a Bruxelles ha detto che “la nostra forza dev’essere l’unità”.
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Ah sì?
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E si allea con i secessionisti leghisti che con una patriota come lei non dovrebbero andare d’accordo e gli lascia pure fare l’Autonomia differenziata per spaccare in due la sua tanto amata Italia?
E aumenta il distacco di fruibilità tra Sanità pubblica e privata, definanziando la prima e potenziando la seconda?
E aumenta il divario tra ricchi e poveri (a cui toglie il reddito di cittadinanza), distruggendo perfino il potere d’acquisto del ceto medio?
E crea un “vulnus”, una divisone ideologica netta, tra chi vuole la Pace in Ucraina, la maggior parte, e quattro disperati più l’establishment che sono per inviare armi e battere la Russia ad ogni costo?
Però parla di unità e i giornalisti e gli opinionisti di regime invocano maggiore solidarietà nei suoi confronti.
Ringrazi piuttosto il PD e la ditta “stallio & imbroglio” che la sorreggono e la sorreggeranno.
Perché se entrambi non ci fossero, se implodessero, in particolare il PD insieme ai suoi partitini satelliti (art.1, impegno onirico e si), il Movimento governerebbe da solo e a mani basse. E credo che recupererebbe anche tanti astensionisti che non gradiscono affatto un’alleanza (seppur di necessità politiche in certe realtà) con il partito dei democristiani-andreottiani.
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Finiamola dai.
