GOLAZO – “E’ IL CAMPIONATO DELLE AQUILE AZZURRE”

DI ADOLFO MOLLICHELLI

 

NAPOLI – Sempre più su, è il campionato delle aquile azzurre.

E che non si prenda collera il “ciucciariello”. Non faccia come San Paolo che ci mise un po’ di tempo – e partite perdute – prima di capitolare davanti a Gennarmando. E che volete, non ci resta che scherzare con le parole di fronte a questa creatura che Aurelio Primo ha voluto, Giuntoli ha modellato e il pelato di Certaldo ha plasmato.

Una storia infinita che è già finita. Resta soltanto l’attesa per quel 4 giugno che sembra ancora così lontano e che invece è già venuto. Avete notato che da un po’ a questa parte gli avversari delle “aquile” scendono in campo con la tremarella in corpo? Che sono rassegnati alla sconfitta e che si moltiplicano errori individuali, banali, figli dell’insostenibile pesantezza della manifesta inferiorità?

Prendiamo come esempio il terzo gol allo Spezia, letteralmente regalato dal difensore che avrebbe potuto fare mille giocate e che invece regala palla a Kvara che la porge ad Osimhen ed io perdo la bolletta, avevo giocato 0-2 risultato esatto e marcatore Kvara. Mannaggia. Vabbé, andiamo avanti.

Avevo letto ed ascoltato pensieri negativi sullo stato di forma della perla venuta dalla Georgia. Ma come si fa? Pensieri e parole che avevano il sapore amaro della bestemmia. Kvara aveva soltanto bisogno di guarire da quell’inizio di pubalgia, tutto qui. A parte la considerazione che anche quando sta così così gioca ben oltre la sufficienza, eccolo di nuovo squassare avversari, mangiarsi il campo, trasformare un rigore perfetto, offrire due assist per il compagno di reparto. Kvara ha la generosità dei grandi e la semplicità scevra da ogni pur minima invidia. Ha la stessa semplicità nel donare assist che fu di Diego. Sempre più convinto di averci azzeccato quando lo descrissi simile a Boniek per la corsa e a Best per la fantastica classe.

Ora non sto a dire che Zolla Gialla Osimhen ha cambiato modo di giocare e che invece di sbattersi come un ossesso sta in attesa dei cioccolatini già scartati che Kvara gli offre. Perché il bomber del campionato ci mette di suo quel magico istinto felino e quella atleticità che gli consentono di colpire di testa in elevazione come usava fare CR7 prima di smarrirsi nella rincorsa all’oro.

Certo che si prova un certo sfizio nel notare la soddisfazione – si fa per dire – dei cinesi nel trovarsi alle spalle – si fa per dire, ancora – dei padroni assoluti del campionato. E pensare che i bauscia di Mister Spiaze sono stati gli unici a piegare le ali alle aquile azzurre. Ma al ritorno, sarà “vendetta tremenda vendetta”.

Ultima annotazione, meno male che tra poco torneranno le coppe. E sì diciamolo: l’Italia sta stretta a chi ha deciso di andare oltre il cielo.

 

Articolo di Adolfo Mollichelli da

8 Febbraio 2023