MI DOMANDAVO…

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Questa cosa di dare a Zelensky le armi a spizzichi a bocconi, prima dei cannoncini da contraerea per ostacolare i bombardieri russi, poi quei piccoli bazooka per far saltare in aria i carri armati, poi le batterie di missili antielicotteri, poi ordigni di lunga gittata e droni in grado di colpire la Russia centinaia di chilometri al suo interno, ora i carri armati americani e tedeschi di ultima generazione e in un futuro ormai prossimo gli aerei da caccia… Se l’idea è quella di mettere Zelensky alla pari con le capacità offensive di Putin perché non gli abbiamo fornito subito un arsenale di bombe atomiche?
A quest’ora in un modo o nell’altro sarebbe tutto finito da un pezzo e potremmo, forse non tutti ma almeno i sopravvissuti nei loro bunker, goderci San Remo in santa pace… Ecchecavolo!
La battuta non vi sembri irriverente verso la popolazione ucraina il cui massacro procede di pari passo con il crescere delle forniture belliche. Irriverente è questa tragica pagliacciata che ha eletto un governo aggressivo, repressivo, illiberale e corrotto a simbolo della democrazia occidentale, irriverente è alimentare l’illusione di una vittoria impossibile pubblicizzando carri armati come se fossero dolcetti del mulino bianco, irriverente è coprire di falsa retorica democratica le porcherie che si stanno cucinando nel sangue degli Ucraini e dei Russi.
Chi di armamenti si intende e non partecipa alla campagna pubblicitaria ci ha detto quale sia il tempo medio di sopravvivenza di un carro armato sul campo di battaglia dal momento in cui entra nel mirino di un nemico armato come Putin… Meno di dieci minuti.
Lo sa Biden, lo sappiamo noi e lo sa Zelensky, forse qualcuno lo dovrebbe dire anche al popolo ucraino.