DI GIORGIO CREMASCHI
Un semplice cartello, no a Brescia capitale delle bombe atomiche, e un volantino.
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Così abbiamo girato per il blindatissimo centro di Brescia, partendo dalla stele dei caduti per la strage fascista, mentre il Presidente Mattarella inaugurava nel Teatro Grande la capitale della cultura.
E tante persone ci hanno fermato, hanno voluto sapere e alla fine si sono dette d’accordo con noi.
Tante e tanti neppure sapevano che proprio in questi giorni a Ghedi, 15 km dal centro di Brescia, stanno installando ordigni nucleari di ultima generazione, poi si sono indignati con noi.
Abbiamo riscosso un consenso che francamente non ci aspettavamo e che conferma l’enorme dissenso popolare sulla guerra e le armi e la domanda di servizi pubblici invece che spese militari. Questa è la vera cultura e per ricordarlo abbiamo mostrato i nostri cartelli anche al corteo di auto del Presidente.