FARSI DA PARTE

DI CLAUDIO KHALED SER

 

“Coltivare la virtù di farsi da parte”.

Bergoglio, dalla finestra vaticana, parla di una rara virtù, quella di capire l’inadeguatezza, di non essere in grado di assolvere al meglio il proprio compito e quindi, nel prenderne atto, la inevitabile decisione di lasciare il passo ad altri.
Capacità, questa, che non farei diventare virtù, ma solo “intelligenza” e rispetto, degli altri prima e di se stessi dopo.
Umiltà nel riconoscere i propri limiti.
Esercizio difficile nell’arrogante mondo del Potere dove ogni sedia ha un valore ed un peso enorme.
Anche la poltrona di San Pietro.
Ma non voglio soffermarmi sull’eventualità che dopo Benedetto, ci sia un altro Emerito, ospite scomodo, in Vaticano.
Il discorso lo allargherei a chi, pur sapendo di non essere, vuole comunque esserci.
Le cariatidi politiche, i resuscitati gli zombi sopravvissuti alle urne, hanno sempre un posto assicurato attraverso incarichi, presidenze di Enti Inutili, ruoli marginali con stipendi e poteri pocio marginali.
Non se ne vanno e non si mettono da parte.
Da parte, ci sono gli Altri.
Quelli che da sempre sono all’angolo, gli Ultimi.
Quelli che non hanno la “virtù” ma vivono, malgrado loro, la dimenticanza di tutti.
Quelli, li abbiamo messi da parte.
La loro umiltà, non é una bellezza, ma la disperata condizione in cui vivono.
Abbiamo messo da parte GIULIO REGENI, di cui ieri ricorreva il compleanno.
L’abbiamo fatto inchinandoci ad un soldatino arrogante che tiene, con il pugno di ferro, schiavo il Popolo egiziano.
Ci siamo dimenticati, magari non di Lui, ma della verità che lo accompagna.
Abbiamo messo da parte PIERGIORGIO WELBY, la sua richiesta accorata di una morte dignitosa, di un fine vita che da tempo non é più vita.
Lo abbiamo costretto a morire in silenzio, senza la possibilità di scegliere.
Noi lo abbiamo messo da parte, e con Lui tutti coloro che chiedono, con un filo di voce, di poter morire degnamente.
Abbiamo messo da parte MARCO RUSSO, 14 anni, ucciso da una bomba nella strage dell’Italicus.
Crimine compiuto da “ignoti neofascisti” che dopo 50 anni ancora non si sono messi da parte, ma sono ancora vivi nelle braccia tese a Predappio, nelle fiammelle di partitelli che avremmo dovuto spegnere da tempo.
Abbiamo messo da parte NOI STESSI, nel momento in cui rinunciamo ad alzare la voce, nell’attimo in cui decidiamo di voltarci dall’altra parte, di scuotere la nostra testa e non quella degli altri.
Non c’é umiltà caro Bergoglio, in questo “mettersi da parte”.
C’é viltà, vigliaccheria.
Non c’é “capacità” ma abbandono.
E questo, NON E’ MAI una virtù.
Io sto con chi non si mette da parte.
Sto con FRANCO che, volontario, sale sulle ambulanze del Pronto Soccorso, sto con LOREDANA che aiuta i bambini disabili ad esprimersi, sto con MARIO che porta indumenti e piccole cose nel carcere di Regina Coeli, sto con FRANCESCA che serve scodelle di minestra alla mensa dei Poveri, e sto con TUTTI quelli che NON SI METTONO DA PARTE ma si offrono per aiutare, per condividere, per far si che gli Ultimi siano almeno Penultimi.
La loro é una virtù.
Non la rinuncia.
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