UCRAINA, COSA SUCCEDE A BAKHMUT

DA REDAZIONE

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Bakhmut resterà nella storia della guerra in Ucraina come una delle battaglie più sanguinose del conflitto. Da settimane, infatti, la città situata nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale, è teatro di scontri violenti, con un numero molto alto di vittime.

Ucraina, cosa succede a Bakhmut?

Cosa succede a Bakhmut?

Secondo i filorussi Bakhmut sarebbe stata conquistata dal Gruppo Wagner, ma la notizia non è ancora confermata e sembra che gli ucraini non si siano ritirati dalla città (PS: secondo varie fonti gli ucraini controllano ancora buona parte di Bakhmut; del resto i rilievi ad ovest della città consentono una migliore difesa e di infliggere gravi perdite agli attaccanti).

Peraltro Kiev sostiene che si continua a combattere anche a Soledar. Non vi è dubbio comunque che la pressione russa contro le difese ucraine in questo settore sia fortissima.

D’altronde, di per sé l’occupazione di queste due cittadine significa poco. I russi dovrebbero infatti controllare le due strade T0513 ed E40, che si trovano a pochi chilometri ad ovest di Soledar, per poter attaccare la principale linea di difesa ucraina (Slovjansk-Kramatorsk).

Comunque sia, più che la conquista del territorio conta la distruzione delle forze nemiche ed è indubbio che entrambi gli eserciti abbiano subito perdite elevate, anche perché (per diverse ragioni) né i russi né gli ucraini (che premono nel settore Svatove-Kreminna, ma senza essere riusciti – almeno per ora -a fare dei progressi) impiegano la tattica di infiltrazione, anche se gli ucraini hanno dimostrato di saper condurre una battaglia manovrata.

In effetti i russi contano soprattutto sia sul fatto che, grazie alla mobilitazione nei mesi scorsi, dispongono di un numero più che sufficiente di soldati sia sulla maggiore potenza di fuoco della propria artiglieria (adesso però spara un terzo dei colpi che sparava a Severodonetsk), mentre gli ucraini, grazie anche al sostegno della Nato, puntano soprattutto sulla superiorità tecnologica (digitalizzazione, comunicazioni e intelligence) e sulla maggiore motivazione del proprio esercito.

La nebbia della guerra impedisce di fare previsioni ma si può dare per scontato che la guerra sia entrata in una nuova fase e che entrambi gli eserciti si stiano preparando per le battaglie che si dovranno combattere nelle prossime settimane o nei prossimi mesi.

E si può ritenere che se l’esercito russo si prepara per una nuova offensiva su larga scala, l’esercito ucraino cercherà di sfruttare il fattore difesa come nella scorsa primavera oppure cercherà di colpire per primo. Una scelta che probabilmente sarà condizionata anche dall’esito della battaglia che si sta combattendo nel settore di Donetsk.

 

Articolo di Fabio Falchi, dalla redazione di

10 Gennaio 2023

 

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Fabio Falchi

Saggista e ricercatore indipendente. Tutte le sue pubblicazioni: https://independent.academia.edu/Ffalchi