MEGLIO GONFIARE LE TASCHE AGLI EVASORI CHE EVITARE AGLI “OCCUPABILI” LA FILA ALLA CARITAS

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Guardando i redditi dichiarati, in Italia il numero delle persone che guadagnano più di 100.000 e meno di 300.000 euro all’anno, “sarebbero” (condizionale d’obbligo) 460.000.

Ma, dato ancora più significativo, sarebbero solo 41.000 quelli che dichiarano più di 300.000 euro. Dati che confliggono clamorosamente con tutti gli indicatori economici del Paese. A partire dai consumi dei beni di lusso. In Italia stabilire a quanto ammonti l’evasione fiscale è un esercizio semplicissimo.
Tutti, a parole, si dichiarano acerrimi nemici di questa illegale ed immorale pratica. Nella realtà alcuni partiti politici la giustificano e, in qualche caso, la incentivano. Alcune misure economiche di questo governo, addirittura, la facilitano.
È evidente il tentativo di assicurarsi il voto degli evasori. Tentativo chiaramente andato a buon fine.
Eppure basterebbe introdurre un semplice meccanismo per limitarla fortemente, quando non eliminarla quasi del tutto.
È un meccanismo presente in quasi tutti i paesi avanzati del mondo. La opportunità data a tutti di scaricare le spese certificate dal proprio reddito imponibile. Sarebbe un accorgimento che motiverebbe l’interesse dell’acquirente, del fruitore di un servizio, del malato, insomma di tutti, ad avere la fattura o lo scontrino fiscale. Renderebbe più equo il nostro sistema fiscale (le tasse per intero le pagano, tranne rare eccezioni, solo i dipendenti) e renderebbe difficile se non impossibile l’evasione.
Con l’introduzione della flat tax per gli autonomi, si è andati esattamente nella direzione opposta.
Diminuiranno fortemente le entrate per lo stato e si premieranno i vecchi evasori che, a parità di reddito, verseranno ancora meno di quando evadevano, rimanendo però nella legalità. E stando bene attenti a far rientrare il proprio imponibile negli 85.000 euro. Senza parlare della iniquità di un sistema che permette ad un autonomo con un imponibile di 50.000 euro, di pagare 4.400 euro di tasse, mentre obbliga un dipendente a pagarne 15.000.
Ragionare su quanto rispetti la Costituzione ed il buon senso questa misura, diventa un mero esercizio retorico.
D’altra parte, meglio gonfiare le tasche degli evasori, che permettere ad un “occupabile” di evitare la fila alla Caritas per ottenere un pasto caldo.
Foto da Repubblica