BUON ANNO E BUONA FORTUNA A TUTTI

DI SALVATORE GRANATA

REDAZIONE

 

“Asfalta”, “dà una lezione a”, “smaschera”…quante volte avete sentito queste parole inserite in un contesto più articolato, pronunciate da bravi giornalisti (le uso anche io nella mia povertà intellettuale) che riescono a inchiodare qualche politico furbacchione (o a sbugiardare un collega fazioso)?
Un’infinità, ogni giorno.
Eppure c’è tantissima gente che si lamenta e denuncia quotidianamente i soprusi di questa classe politica.
Ma non cambia mai nulla. E allora ci sarebbe da chiedersi come mai. Forse chi sta bene non usa i social o interviene ogni tanto quando vede qualche connazionale disperato protestare su Facebook.
Forse stanno bene tutti quelli che ruotano intorno al mondo politico e alla fine il 37% che non va a votare sono i “dimenticati dal Signore”?
Ve lo dico io. È la seconda con qualche spiegazione antropologico-sociale e qualcuna prettamente tecnica. Perché bisogna usare la logica e con quella sbagli raramente. In politica c’è sempre una logica, non è come in altri ambiti.
Perché ci sono interessi e affari, gli affari più grossi. E quelli li gestiscono i massoni, i potentati economici e i lobbisti, per mezzo dei loro prestanome che sono proprio i politici.
E gli elettori di questi sono una stampella, coloro che hanno beneficiato di qualcosa, anche indirettamente.

Ora.

Togliete un 25% di chi vuole un Paese migliore (dove troverete un solo partito e qualche altro minoritario che non è entrato nelle istituzioni), aggiungetegli il 37% di persone che sono stufe e parimenti a quelli del 25% non hanno interessi perché non hanno chiesto mai nulla e vorrebbero solamente più equità sociale e vedrete che già si supera abbondantemente il 60% del totale degli aventi diritto al voto. Che sarebbe lo specchio del Paese reale (a parte i minorenni ovviamente): ovvero la maggioranza degli italiani che chiede semplicemente più equità, più giustizia sociale, più etica pubblica.
Il 40%, invece, in realtà sono tutti quegli eletti che rappresentano i potentati di cui sopra. E sarebbero in minoranza se alle urne si recassero il 100% degli aventi diritto al voto.
Aggiungo inoltre, che purtroppo non abbiamo un sistema di “votazione da casa”, che magari incentiverebbe un buon 10% in più di astensionisti.
Detto questo, siccome il 37% non ha dato il proprio voto, e io sinceramente non me la sento di attaccarli perché magari sono persone stanche che non si fidano più di nessuno, e quindi soltanto il 63% si è espresso, quel 40% di eletti (teoricamente in minoranza) è paradossalmente in netta maggioranza. Quasi il doppio.
Non solo. Visto che abbiamo un sistema elettorale maggioritario e non un proporzionale, vige il premio di maggioranza che fa scattare più seggi sempre per quel 40%. (rappresentato da Renzi, Berlusconi, Salvini, Calenda, Letta, Marcucci, Tabacci, etc).
E quindi sembrano in netta superiorità quando teoricamente sarebbero in minoranza, perché sono i ricchi o i privilegiati a non mollare il loro status quo.
E di conseguenza gli elettori che vanno a votare, sono sempre quelli più motivati a mantenere i loro privilegi garantiti dai loro eletti.
Infine, a fare da moltiplicatore seriale e da megafono a questi partiti, c’è l’informazione più scandalosa d’Europa e tra le peggiori del mondo.
Tirate le somme e vedrete che basta trovare l’ingranaggio giusto e se ne esce o quantomeno puoi ostacolare i piani del Sistema.
Bisogna soltanto trovare una compattezza tra astensionisti e una forza politica che non si allei con nessuno, a parte le associazioni, le organizzazioni no profit (CHE NON HANNO INTERESSI) e che soprattutto si faccia volere bene da quel 60% di cittadini. E per farsi volere bene serve un programma quanto più “universale”, non solo da una parte,a anche a favore delle imprese e al contempo dei dipendenti, che tratta i dipendenti pubblici come i privati, etc. senza creare disuguaglianze e guerre tra connazionali. Questo sarebbe un Paese civile.
Fine.
Anzi no. Badate che non sogno. Quando dico che si potrebbe fare una cosa (come quella del testo), non la dico perché mi piace perdere tempo a rompere le scatole sui social o perché non ho niente da fare, lo dico per tutti noi. Soprattutto per i giovani: bisogna che costoro si sveglino e si organizzino, perché il loro futuro è in gran parte già compromesso.
Chi ha orecchie per intendere in tenda, gli altri in roulotte.
Buon anno e buona fortuna a tutti.