IL NASO NON ME LO TURO PIÙ

DI SALVATORE GRANATA

REDAZIONE

 

Più volte presi per i fondelli da tutta la Politica. Fin dagli esordi.

Gli altri partiti hanno avuto tante possibilità di rinnovarsi nel corso degli anni e invece non hanno fatto nulla in tal senso.
Il PD è come FI, o FdI o la lega. E i partitini che ne sono nati dalle varie scissioni (tipo Italia viva, Art.1 o Azione) ne sono la diretta propagazione metastatica.
Se non si è come gli altri, bisogna partire dal rimarcare la differenza, che non è stata percepita. E non lo dico io, ma la meloni al 27%, Renzi e Calenda all’8%, Berlusconi all’8% e il 37% delle persone che non sono andate a votare.
Tutto un insieme di elettorato tra collusi che mirano a mantenere i propri privilegi o a implementarli e giustamente rassegnati.
Se si vuole dare una spallata permanente al sistema, la strada è quella della rivoluzione culturale e della non delega a supereroi o uomini soli al comando che provvedono, e provvederanno, per virtù divina il destino di tanti. Altrimenti, ripeto, le cose non cambieranno mai.
O governa la destra o il PD, non cambia nulla. Anche se all’interno del PD ci sono delle persone perbene, nessuno lo mette in dubbio. Il problema è l’impostazione lobbistico-padronale che è radicata ontologicamente in queste forze neoliberiste.
Deve governare un Movimento di cittadini che riporti alla urne, soprattutto quel 37% di cui sopra e che tolga definitivamente dal campo progressista, di sinistra, socialista, tutte quelle forze andreottiane usurpatrici che hanno distrutto il nostro Paese e fatto vincere a mani basse la destra più scandalosa degli ultimi decenni.
In Lombardia, come anche in altre Regioni, ci potrebbe essere un’alleanza sui temi con le forze di centrosinistra. Sempre con la solita tiritera che “altrimenti la destra che va sempre compatta e non si può battere”.

La destra si batte con metodo, con serietà.

A livello nazionale, con le “forze sedicenti di centrosinistra” non ci sono similitudini, e non dovrebbero esistere, soprattutto dopo gli ultimi mesi, dopo le cose dette in campagna elettorale e dopo il rientro di letta e sostanzialmente con tutto quello che è sempre stato il PD.
Insomma, se ti allei (con un partner più vicino al tuo programma) hai più chance di governare, se non ti allei no.
Se dici SÌ, fai 2 annetti di finta collaborazione e poi, al ridosso delle urne, ricomincia il consueto balletto.
Se dici NO, non balli affatto.
Praticamente i cittadini liberi, quelli che vorrebbero voltare pagina definitivamente sono sempre “sotto ricatto” o non hanno alternative valide. Vuoi per la legge elettorale vigente (diversa in base al contesto), vuoi perché il sistema è stato creato ad arte per non essere stadicato o quantomeno modificato.
Una “democrazia” non può essere definita “sana” quando le regole del gioco sono dettate da un’oligarchia elitaria. Semmai è una “democrazia deviata”.

Ora.

Oltre a dare la colpa agli elettori fedeli al proprio partito che oltre il loro credo non vanno, non cambiano…io mi chiedo e chiedo a voi: “Ma il PD, come SI, come Art.1…sono partiti di sinistra? Sono partiti progressisti scevri da influenze dei cd. poteri forti?”.
Secondo me NO. Assolutamente NO.
Solitamente chi è fuori da certe logiche non ha finanziatori nell’informazione, non presenta lobbisti, non presenta “catapasime” con 15, 20, 25, 30 anni di politica alle spalle, è inclusivo non esclusivo, è per rinnovare, non per conservare.

A questo punto e in questo caos totale, auguro buona fortuna a tutti.

Soumauauauauoro sì, Qatargate sì, Berlusconi sì, Renzi sì, i 49 milioni, democristiani sì, Di Maio sì, Renzi sì, Franceschini sì…insomma, dove ti giri giri, pare la solita e perenne presa per il deretano. Pare. Ma vabbè, continuiamo così.
Fino alla bara.
Coerenza, lealtà e trasparenza nei confronti di una Comunità…poi ragioniamo sul resto, ovvero come ampliarla.