CHE LA COMMEDIA CONTINUI…

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Improvvisamente ci accorgiamo che la corruzione esiste e vive con noi

E così, improvvisamente, ci accorgiamo che la corruzione esiste e vive insieme a noi, che i paesi del golfo Persico, opulenti e ricchi all’inverosimile, pagavano tutto e tutti pur di avere il nostro riconoscimento, il nostro lasciapassare.
Non ci siamo accorti, invece, che quel lasciapassare, di fatto, lo hanno ottenuto e che i tanti soldi che hanno speso, li hanno spesi bene.
Quante fondazioni, musei, organizzazioni; quanti eventi, in Italia hanno ricevuto ricche sponsorizzazioni da Emiri e Principi Sauditi? Tante, Ve lo dico io. Nessuno si è chiesto il perché o da dove venissero quei soldi. E così sotto il nome di un’esposizione di un grande pittore, abbiamo visto il nome del Qatar o dell’Arabia Saudita. Senza porci nessuna domanda. E domande non ce ne siamo poste, o non le abbiamo poste, neppure quando i nostri governanti hanno autorizzato la vendita delle armi ai Sauditi, utili a massacrare i bambini dello Yemen.
Oggi ci indigniamo nel constatare che alle dichiarazioni nel Parlamento europeo, della vicepresidente di quel consesso, concilianti e positive con il Qatar, corrispondevano sacchi di contanti depositati nel suo appartamento e che potevano riempire valigie. Ci scandalizziamo, quando poco tempo fa, invece, abbiamo fatto passare sotto silenzio, o quasi, le dichiarazioni di un senatore della Repubblica italiana che definiva “rinascimento” e magnificava il regime Saudita.
A un regime probabilmente peggiore di quello del Qatar, rivolgeva una vera e propria dichiarazione d’amore. Una dichiarazione d’amore perfettamente legale, tanto quanto siano e si considerino legali, giustamente, gli accrediti di bonifici in favore di quel senatore, provenienti da quel regime.
Credo che sia legittimo, però, farsi qualche domanda: In base a quale doppia o tripla morale, si considerano “giuste” le sponsorizzazioni, le conferenze lautamente pagate ed accompagnate da “incensazioni”, mentre si considerano immorali altre uguali “incensazioni”? Ugualmente pagate?
Dove sta lo scandalo, nel pagamento in contanti? Dove comincia e dove finisce la liturgia della difesa dei diritti umani? E poi, non sono diritti umani forse, quelli che Israele calpesta e nega ogni santo giorno ai Palestinesi? Ci sono diritti umani di serie A e di serie B, che ci spingono ad attribuire agli stessi diritti umani dignità diverse?
Che la commedia continui…