USA. GRANDE SVOLTA, LA FUSIONE NUCLEARE E’ REALTA’

DI VIRGINIA MURRU

 

Non una semplice ‘breaking news’ del quotidiano statunitense ‘Washington Post’, ma una notizia tanto attesa, dopo decenni di sperimentazioni (costose) in ambito di fusione nucleare, sono 50 anni che si attendeva questo risultato. Una buona notizia finalmente, dopo mesi di minacce del Cremlino che rimandano allo spettro di un’escalation nucleare.

Qui si parla di nucleare ‘buono’, quello che viene in soccorso di un pianeta affamato di energia, soprattutto dopo le ritorsioni di Mosca a danno del settore energetico dell’Occidente, che ha portato ad una crisi economica globale, al limite della recessione.

In anteprima assoluta è stato tuttavia il Financial Times a fare la prima rivelazione in  merito.

“US to announce fusion energy ‘breakthough’” (Gli Usa verso una svolta sulla fusione nucleare), così titolava oggi Il Washington Post, l’annuncio ufficiale è però atteso per domani. Intanto, in un articolo pubblicato su Bloomberg, si sottolinea che certo è un importante passo avanti, ma ancora un piccolo step sulla lunga via della ricerca per la fruizione dell’energia pulita. Al momento è importante il risultato: nell’esperimento dell’ultima reazione nucleare si è riusciti a produrre più energia di quanto ne occorra per innescarla.

Il Dipartimento per l’Energia statunitense ha reso noto che domani al riguardo è prevista una conferenza stampa.

Il Washington Post l’ha definita ‘una pietra  miliare’, e nella storia complessa degli esperimenti è davvero un bel traguardo.  Per noi mortali, a digiuno del linguaggio scientifico concernente la fisica, significa in spiccioli che lo sviluppo di queste sofisticate tecnologie porteranno ad un progresso eccezionale, in grado di fornire energia illimitata, senza rilasciare nell’atmosfera scorie radioattive.

Le risorse necessarie a questo fine saranno inferiori di gran lunga a quelle impiegate per lo sfruttamento delle energie rinnovabili, ossia quella eolica e solare. La fusione è ritenuta più green della fissione in quanto genera appunto meno radiazioni e scorie.

E il pianeta tacitamente ringrazierà, dato che sembrano necessari sforzi sovrumani per indurre i Paesi più industrializzati a prendere provvedimenti indispensabili e urgenti al fine di contenere in un limite più accettabile l’inquinamento atmosferico, causa prima del surriscaldamento terrestre e delle alterazioni climatiche.

La fusione nucleare riprende la ‘formula’ fisica che è alla base del ‘metabolismo fisico stellare’, in primis del sole, il quale produce energia attraverso la fusione di due atomi di idrogeno che generano un atomo di elio.

La svolta sulla fusione, la cui scoperta negli Usa sarebbe avvenuta in California, presso la National Ignition Facility (vicino a San Francisco), nel Lawrence Livermore National Laboratory, per ovvie ragioni ha portato un gran fermento, e non solo nel mondo scientifico.  E’ un bel dono di Natale per quest’Umanità travagliata da tensioni geopolitiche in tante aree del pianeta, e dal conflitto devastante che sta subendo l’Ucraina.

Il dono migliore al quale tutti aspirano, resta per questo la Pace.

I ricercatori, che dietro le quinte sono artefici di questa svolta, per ora non hanno un nome, la rivelazione è giunta ai media in forma anonima, la vera fonte sarà certamente resa nota nei prossimi giorni.

Si legge su Bloomberg:

“Sebbene i risultati rappresentino una svolta, la strada per la creazione di una tecnologia praticabile è ancora lunga, per non parlare della produzione di energia pulita, sufficiente per aiutare il mondo a liberarsi dai combustibili fossili e a limitare i cambiamenti climatici”.

(While the results represent a breakthrough, it’s still a long way to creating a viable technology, let alone delivering enough clean energy to help wean the world off fossil fuels and limit climate change.)