IL RADICALSCICCHISMO

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Ci si può dichiarare qualsiasi cosa: comunisti, interisti, buongustai… Radical chic no, è una categoria in cui ti ci devono mettere gli altri.
I requisiti di base occorre averli o magari fingere di averli. Occorre essere o sembrare benestanti, progressisti, colti, sobriamente eleganti in abito da sera ma anche in maglietta, e poi femministi, animalisti, antirazzisti, agnostici, ironici, spregiudicati, eloquenti, modestamente arroganti e arrogantemente modesti ma c’è una caratteristica, una qualità indispensabile più di tutte le altre che non si può né acquisire né simulare e che la natura, a volte madre e a volte matrigna, non elargisce a tutti: L’Intelligenza.
Sostenere che la moglie di Soumahoro abbia lo stesso diritto di Chiara Ferragni di esibire borsette griffate da migliaia di Euro è la prova provata della irrimediabile assenza della qualità in questione, o al massimo della sua presenza in tracce come per gli allergeni nelle analisi cliniche.
Mi spiace, signora De Gregorio. La Sua domanda d’iscrizione al Club dei Radicalscicchisti è stata bocciata senza possibilità di appello.