E’ SERIAMENTE PREOCCUPANTE

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Siamo diventati un paese in cui essere disoccupato e povero è una colpa.
Anche semanticamente hanno ribaltato il concetto. Il disoccupato è diventato “occupabile”. Non lavora perché non vuole.
Eppure abbiamo un centinaio di vertenze aperte presso il Mise, riguardanti aziende che vogliono chiudere, e chiuderanno, producendo altre decine di migliaia di lavoratori “occupabili”.
Il problema risiede tutto nella necessità di dare forza lavoro a sfruttatori, schiavisti e pure alle mafie. Va ripristinato il ricatto del lavoro, 12 ore al giorno senza tutele, a max 500 euro al mese. È questo il vero problema.
Il ripristino dei voucher ci racconta la strategia di questa destra immond@.
Ma, cosa più importante, un governo così anti-popolare, così ferocemente classista, così profondamente dipendente dalla ideologia di una destra xenofoba, razzista, punitiva (basta leggere le dichiarazioni del ministro della scuola), non incontra opposizione in larghe fasce degli italiani. Come se la libertà non fosse un bene prezioso e la coscienza del dopo non fosse presente.
E in parte, è vero. La coscienza del dopo è inesistente in buona parte dei nostri concittadini. Pare che il problema sia nostro e non di tutti. Ciò che sta avvenendo comincia a dare contezza di una strategia pianificata, alla quale si vuole dare velocemente attuazione. La storia delle indagini avviate sulla signora che filmò il famoso incontro di Renzi con Mancini, in autogrill, aggiunge paura oltre essere di una gravità assoluta. La magistratura ha avviato le indagini a partire dai tabulati telefonici di Report e del giornalista che conduce la trasmissione. Se anche una parte della magistratura comincia a prendere attivamente parte al “giro di vite”, la cosa diventa seriamente preoccupante. Oggi è apparso in rete, un grido di allarme di Ranucci. Il problema non è più solo culturale, è già diventato altra cosa.
E, ripeto, è seriamente preoccupante.
Nella foto una coda alla Caritas, postata dal mio amico Cristian Casili.
È un’immagine che vedremo sempre più frequentemente, quando non saremo costretti a farne parte.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 14 persone, persone in piedi e attività all'aperto