PRIMA GLI ITALIANI, MA QUALI?

DI SALVATORE GRANATA

 

 

Se una commissione interna al Parlamento, indipendente ed esterna rispetto ai tribunali e al giudizio dei comuni mortali, reintegra vitalizi di 7.000 euro a gente impresentabile…in quel caso bisogna stare zitti.

Se un ex parlamentare, senza voti, dopo 10 anni e passa di politica, riceve incarichi prestigiosi con immunità diplomatica annessa e passaporti, come premio per aver affossato un’intera Comunità e dato il cattivo esempio a tanti altri…in quel caso, di nuovo zitti.

Se un parlamentare che millanta di essere di sinistra, quindi in teoria più sensibile a certe dinamiche, che non si è mai dimezzato lo stipendio, ma anzi lo raddoppia candidando la moglie, viene schermato dai “compagni” (quando dovrebbero essere per primi i compagni a riprenderlo)…shhhh…silenzio.

Se parecchi parlamentari vogliono inviare armi per continuare a fare una guerra inutile, i soldi li trovano subito e decidono loro per tutti. Nel frattempo “i tutti” crepano perché non arrivano a fine mese…e anche qui…silenzio, mi raccomando.

Se la Commissione europea in un suo Report parla di stipendi esagerati per alcuni politici, accidentalmente quelli degli italiani (ovvero 140.000 euro l’anno), il doppio di quelli della media europea, oppure in un’altra parla di reddito di cittadinanza e di salario minimo legale (gli stipendi dei lavoratori italiani sono paralizzati dal ’92) legittimi e già esistenti da anni negli altri Paesi europei…anche in quel caso bisogna stare zitti.

È sempre un silenzio forzato e unilaterale. Strano no?

Prima gli italiani.

Bisognerebbe specificare quali.