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IL TRIONFO DELL’IMBECILLE

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

Autunno. Era bello quando esistevano le stagioni. Spuntavano i funghi e andavamo a coglierli, oggi spuntano disagiati definitivi e germogliano numerosi. Tutti festosamente nutriti nell’eterna primavera mitigata dal venticello dell’ignoranza più squallida. Non so chi sia la encomiabile signora della foto, non mi sono disturbato a capirlo. D’altra parte perché dovrei davanti a chi non perde tempo a capire e semplifica il mondo secondo criteri di pochezza rara. La signora mostra generosità verso determinate categorie e famiglie in ” momentanea” difficoltà, ma nasce un interrogativo: che significa “momentanea”, come si misura il momento, quanto dura e soprattutto dov’è il lavoro che garantisce la vita dignitosa affinché una persona non si limiti a mangiare ma POSSA VIVERE come sarebbe giusto per tutti.

Ciò che rende terrificante questo momento storico disgraziatissimo sul piano globale non solo regionale è sintetizzato nell’idea che chi non lavora non mangia. Siamo nell’ambito del pensiero grottesco che trasversalmente colpisce i poveri di tutto il mondo.
Perciò pur di mangiare ci si deve adattare a qualsiasi condizione lavorativa e lo vediamo ogni giorno. Ma ciò comporta che ci sia chi mangia senza lavorare perché può comodamente sfruttare lavoro altrui.
La signora, il cui pensiero è proprio all’ingrosso per non dire altro, salta un passaggio cruciale: in una società civile e democratica si prevederebbe lavoro e salari equi non condizioni sociali spaventose, migliaia di morti a lavoro e salari iniqui come vuole qualcuno.

Nella società capitalista è dato per scontato chi non lavora non mangia ma questo è il risultato ovvio di un modello economico MALATO che porta il mondo al collasso, e questo dato è incontestabile. Non mi fermo a spiegarne le ragioni perché in definitiva sono intuitive.Perciò è vero che chi non lavora non mangia solo se previsto in un modello economico oppressivo che può piacere solo a sottosviluppati quali evidentemente siamo noi. Di certo però c’è che il capitalismo non è una l’unica alternativa possibile e prima o poi arriveremo a capirlo sempre che il mondo non finisca per chissà quale disastro sempre provocato da noi, la specie intelligente.Invece cos’è oggettivamente vero indipendentemente dal modello economico che la signora non considera: che il mondo è pieno di miserabili interiormente tarlati, in altre parole imbecilli VERI.

E’ sempre stato così e sempre così sarà. Questo sì, è oggettivamente vero.

Esclusa la signora naturalmente.

Gioacchino Musumeci