E’ UNA QUESTIONE DI… NUMERI

DI MASSIMO RIBAUDO

 

Dove sono quelli che dicevano che i cinquestelle sarebbero spariti?
Hanno sbagliato nuovamente. Sono vivi e vegeti.
E Luigi Di Maio si deve trovare un lavoro, come gli avevo già consigliato di fare nel 2017.
In politica ci sono due atteggiamenti
– Abbiamo ragione noi e gli altri lo devono capire
– Vediamo di mediare e aggregare più posizioni possibile per avere più voti dell’avversario.
Il primo è la vocazione maggioritaria del PD. Ha sempre, e dico SEMPRE perso le elezioni.
Il secondo atteggiamento portò il centrosinistra a vincere le elezioni con Prodi.
Guardate che anche Giorgia Meloni sta nella seconda opzione.
Letta, sulla guerra in Ucraina e sul governo Draghi ha rotto con il Movimento 5 stelle.
Giorgia Meloni governerà grazie al fatto che è stata completamente accondiscendente sulla partecipazione dei suoi alleati a qualsiasi governo (Lega con M5s, e poi Forza Italia e Lega con Draghi), e sull’elemento che i suoi alleati sono tra i migliori amici di Putin.
Adesso bisognerà vedere come si muoverà col Primo ministro inglese Truss, vero vertice dei conservatorismo, ma intanto, con principi andreottiani, ha vinto.
I numeri ci dicono che un’alleanza tra M5s, Pd e sinistra ecologista ha lo stesso consenso della destra.
I numeri ci dicono che forse non era il caso di inserire il termovalorizzatore di Roma nel decreto aiuti. E non era il caso di proporre jus scholae e cannabis legale a un paese che stava pensando a tutt’altro, mentre c’era il governo Draghi.
(Temi invece molto importanti quando hai uno straccio di maggioranza per farli diventare legge).
Io intanto mi guarderò i numeri dei nuovi nati durante il governo della destra.
Dicono che abbiamo bisogno di figli. Vediamo che Italia sanno proporgli a sti pori bambini.
Intanto il Pd e i cinquestelle decidano cosa vogliono fare in futuro.
Insieme fanno qualcosa di buono, divisi hanno fatto vincere la destra.
Lo dicono i numeri.