COLETTA A LA 7, MA PER PARENZO E LA DE GREGORIO “IL SINDACO” E’ IL DUCE

DI LIDANO GRASSUCCI

 

Eccomi a voi tutto d’un pezzo… Io vi darò tutto, basta che non domandate nulla! Il momento è difficile, l’ora è suprema, l’affare si ingrossa e… e chi la fa l’aspetta! Ed ora, ed ora vattene diletta ciurmaglia!

Ettore Petrolini, Nerone

Il sindaco di Latina, Damiano Coletta, è vestito di tutto punto, la scena è quella del programma de La7 con Concita De Gregorio e David Parenzo. Parlano di politica, meglio ripetono una politica tutta presa a parlare di se stessa.

E noi? Dico noi di Latina cosa c’entriamo in questo banale teatrino? Semplice serve nella retorica del tempo la città dei mostri, una mostruosa città ferma in un tempo di un secolo fa.

Eccolo il Duce in Piazza del Popolo, in bianco e nero. Eppure affascinò tutti gli italiani, Bologna era fascistissima, Predappio la mamma, ma solo a Latina è rimasta questa dannazione di non poter essere altro rispetto a quello che non è mai stata.

Si adunano camice nere a Piazza del popolo, ma c’era molta più gente al Teatro Lirico a Milano il 16 dicembre 1944. Eppure nessuno manderebbe in onda le immagini di quel discorso, l’ultimo, per significare la vittoria di un eventuale sindaco di sinistra contro un competitore di destra a Milano.

Ma a Milano sono fighi, mica coloni, burini, come a Latina.

Il sindaco non dice nulla di questa dannazione, non dice qualcosa tipo però sapete a Latina il sabato andiamo al mare e non saltiamo il cerchio di fuoco, e per strada giriamo con camice di mille colori e il nero lo indossano solo i ciccioni perché sfina.

Ma questa è la vita, Ettore Petrolini l’ha fotografata questo inutile teatrino, la politica è spettacolo ed ha bisogno del suo solito copione.

Sono figlio setino di una cispadana e me ne vanto.  Mio nonno Lidano era comunista, mia nonna Pippa donna piissima e nazionalista ma non fascista, mia nonna Gilda cispadana mi disse “i fascisti no, no se brava gente”. 

Mi chiedete di mio nonno? Quello cispadano, si chiamava Graziano? Me lo hanno ucciso per la guerra dei fascisti, di lui non si trovarono neanche le ossa, aveva 30 anni. Fascisti? Posso sta ancora un po’ incazzato?

E correggo La7 e i tanti storici da Cirannini: Mussolini non ha fondato Latina, ha distrutto le 4 case che c’erano facendo una guerra insensata. Qui come altrove quelli che votano Giorgia Meloni sono tal quali a quelli che fanno lo stesso a Torino, e i bambini si chiamano mammocci non balilla

Questo dovevo a me, alla mia città e questo non ho sentito e mi dispiaccio.

 

Articolo di Lidano Grassucci da

11 Settembre 2022