RE CARLO III, DIFFICILE SUCCESSIONE AD UNA REGINA MONUMENTO IN UN REGNO UNITO SEMPRE MENO UNITO

DI ENNIO REMONDINO

 

 

«God save the King». Re Carlo III, difficile successione ad una regina monumento in un Regno sempre meno unito, fuori dell’Unione, alle prese con problemi economici e strategici gravi e una classe politica discussa e incerta. Carlo III è il re più anziano a salire al trono britannico, a 73 anni, dopo un’esistenza trascorsa all’ombra di una madre gigantesca nel suo doppio ruolo e che oggi, una informazione soprattutto televisiva sta svilendo in evento con dirette fiume a ripetere il già detto, più esibizioni personali che improbabili ascolti.

«God save the King» dopo una grande Queen

Sulla regina Elisabetta scomparsa ieri sappiamo o sapremo presto più o meno tutto attraverso un’ondata mediatica senza misura e spesso senza ritegno, Su cosa significherà quella scomparsa per il Regno Unito alle prese con difficoltà economiche, sociali e strategiche simili a quelle che ha dovuto affrontare Elisabetta all’inizio dei suoi 70 anni di regno, lo scopriremo presto, esaurite le condoglianze del mondo e le complicate esequi reali. Quesito più difficile e di interesse più generale, cosa aspetta Re Carlo III, il Regno Unito e il Continente da cui la Gran Bretagna ha voluto prendere le distanze con la Brexit ma di cui è parte.

Re Carlo III, dopo un vita da successore

Re Carlo sul trono dopo l’attesa di una vita, titola una nota dell’ANSA. Dopo l’attesa di una vita Carlo a 73 anni suonati vede ora il compiersi di un destino segnato sin dalla sua nascita avvenuta il 14 novembre del 1948 a Buckingham Palace, ai tempi del nonno Giorgio VI. E lo fa come successore di Elisabetta II, regina dei record, fra non pochi interrogativi alimentati anche dall’indiscussa popolarità consolidata nel tempo da sua madre, ulteriore peso da portare assieme a quello della successione.

Carlo senza Churchill e Teacher

Qualcuno già paragona Carlo ad Edoardo VII, figlio e successore della regina Vittoria, altro monumento regnante. Ma è il Regno che non è più Impero a non reggere un qualsiasi confronto, anche e soprattutto per la sua classe politica. Insomma, Carlo III non avrà accanto come suo primo premier un Winston Churchill, come lo ebbe sua madre, ma una Liz Triuss che si crede una nuova Teacher ma non lo è.

Il Re più anziano

Carlo è il re più anziano a salire al trono britannico, a 73 anni, dopo un’esistenza trascorsa all’ombra di una madre gigantesca, sottolinea Luigi Ippolito sul Corriere della sera, cercando di analizzare che Re sarà, alle prese con un Regno in quasi guerra con inflazione, crisi economica, separatismo interni e guerra alla Russia in Ucraina «Una corona che è un peso e un’eredità enorme da gestire -ribadisce Ippolito-, e non sono pochi quelli che hanno sollevato perplessità sulla capacità di Carlo di garantire il futuro e la stabilità della monarchia».

Re interventista nel pieno di un marasma politico

Elisabetta aveva fatto del silenzio la regola, sempre al di sopra delle parti, mentre Carlo le sue opinioni non ha mai esitato ad esternarle, e non suo nuovo ruolo, cioè potrebbe creare più di un problema. «Sono note le sue lettere ai ministri, scritte con grafia incomprensibile, con le quali metteva bocca negli affari di Stato. Un re impiccione, insomma: questo è il timore, con tutto quello che ne deriva in un Paese che non ha una Costituzione scritta».

Morta la Regina simbolo il Commonwealth traballa

Une dei timori di maggior portata politica, è che molti dei Paesi che hanno avuto finora la regina come capo di Stato decideranno di staccarsi dalla Corona. Lo ha già fatto Barbados, e la Giamaica forse è la prossima. E’ il destino stesso del Commonwealth, tanto caro alla regina, che potrebbe tornare in discussione.

Severità quasi crudeli

Diversi commentatori hanno osservato che quello di Carlo sarà per necessità di natura un regno breve, di transizione: «un sorbetto fra due portate principali, giusto per pulirsi il palato», scrive la spesso pettegola e crudele stampa britannica. E a garantire il futuro della monarchia –riferisce Ippolito-, spetterà a William e Kate e alla loro bellissima famiglia: «sperando che nel frattempo re Carlo non faccia troppi danni».

Elisabetta in attesa che la lascino in pace nella storia

La regina dei record, qualcuno ha scritto quando era ancora in vita, e può valere oggi come irrituale epitaffio. Soltanto Luigi XIV, il re Sole, rimase al trono più a lungo di lei. Ma il sovrano di Francia arrivò al trono ad appena 4 anni, nel 1643 e a guidare la nazione fu a lungo la madre Anna d’Asburgo, mentre Elisabetta ne ha portato il peso direttamente dall’età di 25 anni.
Elisabetta è ormai da tempo colei che ha regnato più a lungo in Gran Bretagna, avendo superato la regina Vittoria già il 9 settembre 2015: la trisnonna rimase al trono per 63 anni, fino al 1901.
Da Winston Churchill alla recentissima Liz Truss, Elisabetta ha guidato il Regno Unito con 16 primi ministri, dando l’ultimo incarico alla leader Tory appena due giorni fa.
Ha visto passare per la Casa Bianca 14 presidenti degli Stati Uniti, da Harry Truman all’attuale Joe Biden, e salire al soglio pontificio 7 papi: Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, fino al dimissionario Benedetto XVI e a Francesco.

 

Editoriale di Ennio Remondino, da

9 Settembre 2022