MENO MALE CHE C’E’ LUI SENNO’ SI SPROFONDA A DESTRA

DI PATRIZIA CADAU

 

Io non sono preoccupata per quello che succede a destra.
Io sono preoccupata per quello che NON succede a sinistra.
L’evanescente presunto leader di un partito presunto di sinistra non ha uno straccio di programma, di tratto identitario, di qualcosa che faccia pensare alle emergenze sociali, civili di questo paese.

Questa cantilena spenta, stantia, per cui la gente dovrebbe votare, non per costruire insieme una comunità più giusta, attenta, presente nei territori, ma per arginare un pericolo imminente (e se non è Berlusconi è Meloni) è una presa per il culo enorme di milioni di persone che non avendo una rappresentanza a destra, devono guardare a questi cialtroni miserabili che nel corso dei decenni hanno dimenticato temi e valori e quando hanno potuto occuparsi di qualcosa l’hanno stracciata.

Prendiamo la sanità.
Con la finanziaria del 2014 – a Palazzo Chigi sedeva Enrico Letta – sono spariti 8,4 miliardi di euro.
Matteo Renzi nel triennio successivo (2015-2017) è riuscito a negare al SSN 16,6 miliardi di euro, anche in questo caso i fondi erano previsti, ma non sono mai stati erogati. Con la finanziaria del 2018 Paolo Gentiloni ha seguito il copione dei suoi predecessori e a ospedali e strutture sanitarie nazionali non sono stati dati 3,3 miliardi di euro.

Ma potrei dire della Scuola (mio Dio lo scempio che ne avete fatto).
E poi, delle periferie, dei diritti del lavoro (memorabile il Job Acts, sempre in quota PD), dei p o v e r i , ehi sinistra esistono!
Giustizia sociale non pervenuta.
Immigrati? Ci aveva pensato Minniti, PD. Sentiamo ancora le urla dai lager libici.
Le donne.
Niente, pure lo smacco di vedersi superare sul tema dalla destra che ha una leader di 45 anni, per dire.

Però meno male che c’è lui se no sprofondiamo a destra.
Minchia.

Foto da sardegnalive.net