SEGUI IL SUONO, IL MURETTO DELLA LIRICA

DI LIDANO GRASSUCCI

 

Ehi, la bellezza che cerchi è un cerchio con le tue domande. In alto nel cielo una croce di ospitalieri che seguivano pellegrini a Dio, muri spessi da reggere volte ardite.

La bellezza è l’impossibile che vedi davanti vivo che par vero. La bellezza è una preghiera di una suora che si sente sposa di Dio, è un bambino che sente così vicino il domani che è già grande e nel gioco cambia il mondo come lo cambierà. La bellezza è una ragazza su di un muretto una notte di luna che la guardano i viandanti ed è tutte le ragazze del mondo pronte al mondo.

La bellezza è la domanda che fai ad ogni sorpresa che incontri per la sorpresa prossima.

La bellezza è una distanza siderale tra oggi e il tempo che se lo mandi avanti o indietro non ha fine ed alla fine restano solo le tue domande.

La bellezza è una pioggia sottile di settembre che si mischia all’odore dolciastro dell’uva che sarà mosto in questa Italia che è bellezza che non comprendi se non sai di vino nel divino di questo Dio che qui non è nato ma qui si è fermato in cupole che sono la perfezione di una sfera che sarà così l’universo.

Sì la bellezza è questo suono di una lingua in cui ogni parola, ciascuna parola, finisce perfetta con la vocale che chiude la bocca se la dici o fa volare il canto nella lirica che fa acuto l’abito del mondo.

La bellezza è quell’angolo di mondo che se ti inginocchi umile vedi il mondo da un altro punto di vista e non è una svista. La bellezza è fare un canto alle creature per amare il creatore che è il suo creato.

La bellezza? Ehi tu che pensi in un angolo del mondo a tutto il mondo, fronte crucciata che ti si fanno le rughe. Tu che sei ogni mondo perché la bellezza è questo mondo che siamo noi denso di ricordi, rado di speranze ma pur sempre in procinto di un volo.

Una mano aperta come in Giudizio Universale nell’ardire di creare la bellezza del creatore, Una donna che “si che il suo fattore non disdegno di farsi sua fattura”.

E’ notte lucean le stelle, buona notte.

La bellezza è la domanda senza risposta di un ragazzino, è la sorpresa di un vecchio reduce che capisce il senso della sua guerra nel sorriso libero di una fanciulla che valeva la pena anche di morire invece di star qui a sopravvivere.

La bellezza è complice della sua bellezza, guardo in alto vespero mi ha salutato, lucifero non è sorto in mezzo c’è questa notte in cui puoi pensare, avere paura, o sognare che è tempo libero dagli orrori, tempo di bellezza dono di dio a chi sa non contare, ma raccontare.

Io ho visto la bellezza su di un muretto, seduta ad ascoltare.

17 Agosto 2022