FALSA. EH SI, LA MELONI MENTE SUL REDDITO DI CITTADINANZA

DI BARBARA LEZZI

 

Mettiamo ordine. L’onorevole Meloni sostiene che abolirà il reddito perché costa 9 miliardi l’anno. Ma dice anche che, chi ne ha bisogno perché inabile al lavoro, ha diritto a continuare a percepirlo. Allora la leader deve pure aggiungere che i 2/3 dei beneficiari sono appunto inabili al lavoro perché anziani, minorenni o disabili. Sicché, se è vero ciò che dice, per la formazione e per le imprese avrà a disposizione circa 3 miliardi e non più 9. Ma 3 miliardi non bastano per soddisfare tutte le promesse roboanti della Meloni su formazione e sostegno alle imprese per nuova occupazione. Ne servono molti ma molti di più.

Andiamo avanti. L’onorevole Meloni afferma con convinzione che, da quando c’è il reddito, la povertà è aumentata. Vero, ma c’è stata una crisi pandemica e una guerra di cui lei asseconda la gestione incendiaria di Draghi-Di Maio. Non dice però che l’Istat ha certificato che l’esistenza del reddito ha permesso a un milione di persone di non scivolare in povertà. Chiaro?

Nel mentre l’onorevole con spregiudicatezza attacca i poveri, promette, insieme ai suoi alleati, misure che costano fino a 100 miliardi. Dalla flat tax alle pensioni facili, dagli alberi alle dentiere fino ai mille euro per le nonne. Chi paga? Come copre queste fantasmagoriche promesse? Abolendo tre miliardi di stanziamento del reddito?

Siete tutti un circo inaffidabile ed inattendibile.