SIAMO NELLE MANI DI QUATTRO MERCANTI DI VOTI

DI IMMACOLATA LEONE

 

Fare la spesa è diventato un bagno di sangue,
aprire le bollette è da tachicardia,
una visita medica un’angoscia,
un imprevisto l’incubo peggiore,
e questi quattro invertebrati al governo che fanno? Giocano a chi candidare e chi non candidare:
“Se ti porto i miei voti tu che mi dai, questo mi sta simpatico e questo mi sta sulle scatole”.
“Quello mi ha tradito mi ha promesso un posto sicuro e invece è sparito gne gne gne “
Questo è il livello di questi quattro indefinibili.
Che, ricordatevelo tutti, chi ha i figli ce li ha tutti sistemati con lavori statali e super retribuiti.

Quello che parla di alzare l’età pensionabile a 71 anni per gli uomini e 69 per le donne, mentre si muore sul posto di lavoro.
Quelli che vogliono tagliare il reddito di cittadinanza che corrisponderebbe nientepopodimeno che ad un loro pranzo al ristorante.
Quelli contro il salario minimo per legge.
Quelli che vogliono tassare i poveri a favore dei ricchi.
Quelli che vogliono più soldi per la guerra anziché per la sanità e i poveri.
Quelli che non sanno neanche quanto costa un kilo di pane perché mica la fanno loro la spesa, ma lo schiavo sottopagato e senza assunzione.

Quando è il momento di votare,
non decidete di non andate a votare,
perché fate un regalo proprio a questi quattro mercanti di voti di cui sopra,
che non amano i poveri.