LA NBA IN LUTTO, MORTO BILL RUSSELL, STELLA DEI BOSTON CELTICS

DI VINCENZO G. PALIOTTI

 

Bill Russell l’atleta più vincente della storia dello sport USA si è spento domenica scorsa, 31 Luglio, all’età di 88 anni.

Bill Russel è stato un’icona della National Basketball Association, il suo nome è legato alla storia dei Boston Celtics con i quali ha vinto ben 11 titoli della lega americana, record assoluto. Due volte campione della NCAA, lega universitaria, e campione olimpico con la rappresentativa USA con i gradi di capitano, Melbourne 1956. Bill Russell ha guidato, per due anni una squadra NBA, stabilendo uno dei tanti record quello di essere il primo coach di colore a guidare una squadra in tutto l’universo sportivo americano.

Grande difensore, dotato di una tecnica sopraffina accoppiava le sue doti difensive e di rimbalzista, a quelle di realizzatore, oltre a rappresentare il leader della squadra dentro e fuori del campo.

Lungo la sua carriera, ma anche dopo, Bill Russel ha raccolto una lunga striscia di riconoscimenti senza precedenti. Nel 2009 il titolo di migliore giocatore delle finali NBA MVP (Most Valuable Player), titolo che si assegna alla fine di ogni stagione, è stato intitolato proprio a lui.

Bill fu un grande uomo anche fuori dal campo per il suo impegno civile contro ogni genere di diseguaglianza. Nel 1961 si rifiutò di giocare una gara per protestare contro la discriminazione nel Mississippi. Si unì ai tanti atleti per difendere Cassius Clay (Mohamed Alì) quando questi fu imprigionato per essersi rifiutato di rispondere alla chiamata alle armi che lo avrebbe inviato a combattere in Vietnam. Bill Russel non mancò di presenziare, era in prima fila, nel 1963, a Washington a sostegno di Martin Luther King nel giorno del famoso discorso “I have a dream”. Per il suo impegno civile il presidente Obama, nel 2011, gli conferì la medaglia della libertà (Medal of Freedom) il più alto riconoscimento per un americano. E quando Trump vietò agli atleti di inginocchiarsi, in ricordo dell’assassinio di George Floyd, Russell si fece riprendere in ginocchio con in mano la medaglia.

Mancherà a tutti, compagni ed avversari ma anche a tutti quelli che combattono per i diritti civili, per ogni genere di diseguaglianze, anche in questo Bill si distinse. Tra i tanti messaggi di cordoglio di atleti di ieri e di oggi, di ogni disciplina, Kareem Abdul Jabbar, il più rappresentativo, ha dichiarato: “Era il mio eroe e un modello.”

Addio Champion Rest In Peace.