TRAVOLTI DALLE PROMESSE ELETTORALI

DI BARBARA LEZZI

La campagna elettorale non è entrata ancora nel vivo ma già siamo travolti dalle promesse.

Quei partiti che in questi giorni si sono promossi portatori del verbo contenuto nell’agenda Draghi, parlo di Forza Italia, della Lega e del PD passando per Articolo 1, stanno iniziando a riempire giornali e talk di promesse che, però, sono state sonoramente bocciate da Draghi.

Abbiamo: Flat tax Dote ai diciottenni Mille euro alle nonne Mille euro ai nonni Un milione di alberi Via la Fornero E poi, non possono mancare: Il sociale L’ecologia La libertà La giustizia giusta.

Insomma, tutti agli antipodi del governo in cui sono stati comodamente appoltronati e al quale hanno concesso oltre 50 voti di fiducia in 17 mesi.

Intanto, Draghi, anche a giusta ragione, interviene con un nuovo decreto e raschiando il fondo del barile lascerà le casse piangenti al nuovo Governo che verrà.

I partiti, però, fanno finta di niente e tentano di ignorare anche le previsioni di diverse istituzioni internazionali sulla crescita per il 2023 che vedono l’Italia fanalino di coda e che, insieme all’aumento degli interessi sul debito, renderanno molto complicata la navigazione.

Ma ora è tempo di promesse.

Ed è tempo di oscurare il conflitto in Ucraina con tutte le relative conseguenze e le posizioni dei diversi leader che sono stati d’accordo nel votare sull’invio di armi, ma che ora non si esprimono a riguardo in modo chiaro.