DA ORSO GRIGIO
Dicevamo dei Magnifici Quattro.
Dunque, vediamo.
Speranza è ritornato all’ovile. Di sicuro un Ministero glielo troveranno anche al prossimo giro, e come fai a fare a meno di uno così.
Bravo Speranza, quindi, ma bravo anche Bersani, la metafora più veloce del west, del tutto scisso fra quello che dice e quello che fa.
Ne prendo atto, restando in attesa dell’ultima, formidabile, entusiasmante metafora del nostro eroe, ma ‘a chiacchiere e distintivo’ preferisco Kevin Costner.
Anche quel gran figaccione di Fratoianni si è accasato con quell’altro dei verdi, presentando un simbolo che già fa ridere di suo, e non credo proprio che nelle loro intenzioni ci sia un patto con Conte, ma piuttosto, anche per loro, una leccatina alle nobili terga del pd.
E bravo anche Fratoianni.
Fuori due!
Di Battista non credo proprio che accetterebbe una candidatura, ma nemmeno una collaborazione, ma tanto nessuno gliele proporrà, perché chi dovrebbe farlo tace, non si sbilancia e il suo ciuffetto tirabaci non sembra scomporsi neanche un po’.
Pare infatti che sia al mare, evidentemente non deve avere fretta.
Conte non è di estrema sinistra, come ha sentenziato quell’anima candida di di maio in vena di scoop, non è nemmeno di sinistra, ma quel terzo polo di cui ormai non frega niente a nessuno parte da lui e da quei numeri.
Se però è stanco, non ha idee, non ne ha più voglia, e a come ha gestito la faccenda del terzo mandato parrebbe proprio così, io lo capirei. C’è una luminosa carriera da avvocato da riprendere.
Che poi, se io avessi il suo successo fra le donne, il suo fisico, i suoi anni e quella sua faccia dal sorrisetto ammaliante e un po’ saccente, alla politica preferirei di certo un futuro da gigolò.
In ogni caso chiarezza, così almeno mi regolo.
Le prenotazioni al Primasecca vanno fatte per tempo.
