“L’ITALIA POLITICA SCEGLIE L’AZZARDO IN UN MOMENTO PERICOLOSISSIMO”, LA NEWS DAL MONDO

DI PIERO ORTECA

 

La crisi politica italiana ha scosso i giornali di mezzo mondo e, in Europa, ha creato serie preoccupazioni ai mercati. Mario Draghi, per gli spagnoli è stato “El hombre que quiso (voleva) domar la bestia” (cioè, l’Italia). Per il Financial Times, “L’Italia perde Mario Draghi in un momento pericoloso”.
Chi comanda oggi è destinato a perdere: Macron che perde la maggioranza, Johnson che perde partito e presidenza, Draghi che se ne va dicendo ora ‘arrangiatevi’. In America li aspetta Biden con la elezioni di medio termine a perdere sicuro. Col peggio di un ritorno di Trump che incombe.

Azzardo politico

La crisi politica italiana ha scosso i giornali di mezzo mondo e, in Europa, ha creato serie preoccupazioni ai mercati. Per il Financial Times, “L’incertezza politica aumenta a Roma, ma i timori di un caos senza timone potrebbero essere esagerati”. Nel pezzo, Tony Barber paragona Draghi a Cincinnato, “ma la sua ricompensa è stata quella di perdere le redini del potere, proprio quando in Italia e in Europa si stanno manifestando nuove, ancora più gravi, emergenze”.

Dopo più difficile di adesso

Comunque, prevede Barber, sarà difficile per qualsiasi nuovo governo attuare le misure necessarie per garantire che i fondi UE per la ripresa post-pandemica continuino ad affluire in Italia. “L’Italia deve raggiungere 55 obiettivi di riforma economica e amministrativa entro la fine di quest’anno – dice il Financial Times – per ricevere la prossima tranche di finanziamenti, di 19 miliardi di euro per intero”. In caso contrario, ci vorrà un altro Cincinnato, cioè un tecnocrate capace di surrogare una classe politica che proprio non riesce a tirare il Paese fuori dalla crisi.

Allarme dei mercati

Grido d’allarme anche per i mercati. “Si è intensificata – scrive Ian Johnston da Londra per FT – la svendita di titoli sui mercati finanziari italiani, suscitando nuove preoccupazioni sul futuro dell’economia fortemente indebitata del Paese”. I titoli di Stato decennali hanno toccato il 3,57% e lo spread, oltre i 230 punti, si è impennato dello 0,3% in soli due giorni. Le oscillazioni del debito italiano si sono ripercosse anche sui titoli greci, spagnoli e portoghesi. Spinti inesorabilmente al rialzo. Preoccupatissimo anche il Wall Street Journal: “Il primo ministro italiano Mario Draghi si è dimesso facendo precipitare il Paese in un periodo di incertezza, mentre combatte l’aumento dell’inflazione e il rallentamento economico”.

America dem, NYT

Per il New York Times, particolarmente graffiante il commento di Jason Horowitz: “Con le elezioni incombenti, i partiti italiani hanno deciso di non andare avanti e di far esplodere quello che è stato ampiamente considerato uno dei governi italiani più affidabili, efficaci e influenti da molti anni. Tutto ciò per cercare un vantaggio e prendere il potere per se stessi. L’effettivo crollo del governo Draghi – prosegue Horowitz – è stato un colpo devastante sia per l’Italia che per l’Europa. Già giovedì i mercati stavano reagendo negativamente all’imminente partenza di Draghi, ex Presidente della Banca centrale europea, che ha contribuito a salvare l’euro e che, grazie alla sua credibilità, aveva accresciuto la fiducia degli investitori nel suo Paese, carico di debiti”.

Francia e l’Euro zona

Il peso formidabile degli eventi politici italiani ci viene confermato dal titolo d’apertura di Le Monde: “La fine dell’era di Mario Draghi in Italia è uno shock per tutta l’Europa”. Il crollo della sua coalizione – scrive il prestigioso giornale parigino- porta il suo Paese, ma anche la Zona euro e tutta l’Unione, in una condizione di forti turbolenze economiche e geopolitiche“. “Il momento non potrebbe essere peggio, e non solo per l’Italia ma anche per l’Europa – osserva Le Monde – e arriva mentre si stanno accumulando tempeste sulla Penisola, col rischio di una preoccupante destabilizzazione”.

La Germania che non lo amava

La Frankfurter Allgemeine tedesca, invece, non ama Draghi, come molti politici teutonici. A Berlino pensano che, da Presidente della BCE, abbia favorito l’Italia e i Paesi più indebitati del Sud Europa. Col “quantitative easing”, cioè con l’acquisto in dosi industriali di titoli del debito pubblico. Manovra che ha calmierato i tassi e fatto respirare l’euro, mandando però in bestia i tedeschi. E siccome la vendetta è un piatto che si gusta freddo, adesso la Bundesbank (e la Frankfurter) spara a zero sulla Lagarde, ma il vero bersaglio è Supermario. Il titolo è “All’ombra di Mario Draghi”. La sostanza è chiara. “Il significativo aumento dei tassi di riferimento da parte della BCE è corretto, ma arriva troppo tardi. E il programma per acquistare obbligazioni è addirittura completamente sbagliato. La Banca centrale si è messa in una posizione difficile, per avere esitato troppo”.

Ripicche tedesche e fantasia spagnola

Insomma la BCE ha continuato a sbagliare (secondo Berlino) nel solco di Draghi. Alle sue dimissioni, il giornale tedesco dedica solo un titolo “basso”, tanto per far capire che cosa ricordavano veramente del nostro premier ln Germania: il suo ruolo di grande banchiere dell’Europa, che aveva spezzato la loro datata egemonia.
Ma il titolo che, tutto sommato forse ci ha colpiti di più, è stato quello dello spagnolo El Pais, che dopo avere annunciato le dimissioni di Draghi, ha proposto una riflessione su “El hombre que quiso domar a la bestia”. Cioè, “L’uomo che voleva domare la bestia”. “La frase ha diversi genitori – scrive il giornalista Daniel Verdù – ma la versione più diffusa sostiene che fu il dittatore Mussolini a pronunciarla, quando venne interrogato sulla difficoltà di governare una nazione vulcanica come l’Italia. Non è impossibile, avrebbe detto il duce, è inutile“.

“È probabile che Mario Draghi e gran parte degli italiani che lo hanno sostenuto, fossero convinti di qualcosa di simile- prosegue il giornalista del Pais – di fronte all’ultima crisi di governo, che ha rovinato la legislatura in un momento di estrema fragilità del Paese e dell’Europa”.

 

Di Piero Orteca da:

22 Luglio 2022