IL GOVERNO DELLA MENZOGNA

DI GIORGIO CREMASCHI

 

Il governo ha portato l’Italia in guerra contro la Russia, sbeffeggiando l’articolo 11 della Costituzione, spiegando che così si difende la pace.
Il governo si è schierato felicemente a fianco di dittatori, ladri e assassini, spiegando che così si difende la democrazia.
Il governo aggrava la tremenda crisi economica, con ingiustizie sfruttamento e povertà dilaganti, spiegando che così si difende la crescita.
Il governo non fa nulla contro la crisi climatica, per la salute e la vita, e spiega che sta salvando l’ambiente.
Il governo intriga e minaccia ai danni di chi dissente e spiega che è difesa della libertà.
Solo la corruzione a lungo maturata della nostra democrazia, con partiti sempre concordi che si fingono contrapposti, ha potuto portare al fatto che questo governo fondato sulle bugie possa essere accettato.
È la compagnia unica euroatlantica dei Letta, Berlusconi, Salvini, Bersani, Meloni, Di Maio, Renzi, con Conte sempre sull’’uscio ma mai davvero fuori: è questa compagnia indecente che regge la coda a Mario Draghi. Che rappresenta al meglio il peggio delle classi dirigenti del paese. Con la benedizione ipocrita di Mattarella.
La liberazione da Draghi, da chi lo sostiene e da tutto ciò che rappresenta, non è solo una necessità per la pace e la giustizia sociale. Essa è un bisogno morale profondo, perché il banchiere guerrafondaio è la copertura, l’incentivo e l’esaltazione di ogni trasformismo, opportunismo, affarismo.
Siamo precipitati al fondo di trent’anni di politica venduta e di stampa asservita, per risalire il primo passo è cacciare Draghi, il capo del governo della menzogna.
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