LA LEGGE DEL PIU’ FORTE

DI MARIO PIAZZA

 

E’ la prima cosa che impariamo venendo al mondo, da quando nostra madre ci sollevava dalla culla come se fossimo dei bambolotti da spostare a piacimento, da nutrire, lavare e vestire secondo orari che non coincidevano affatto coi nostri desideri.
La forza degli altri, fisica, intellettuale, economica, sociale, ha regolato tutta la nostra vita. E non solo la nostra, tutto ciò che attiene alla vita funziona seguendo questa legge, per le gazzelle africane mangiate dai leoni, per il prato all’inglese divorato dalle erbacce, persino per questo covid che non riusciamo a fermare.
Che ci piaccia o no così stanno le cose, possiamo provare ad opporci ma nel lungo periodo il più forte vince sempre.
Per modificare il corso delle cose che non ci piacciono l’unica via è capovolgere i rapporti di forza, ad esempio possiamo estirpare o avvelenare le erbacce del giardino, ma per farlo dobbiamo essere pronti a pagare un costo che spesso non possiamo o non vogliamo affrontare.
Che tra Russia e Ucraina la più forte sia la prima è fuori discussione, mi pare. E’ anche indiscutibile che i tentativi dell’occidente di ribaltare i rapporti di forza inviando armi, quattrini e addestratori siano miseramente falliti come l’occupazione di tutto il Dombass sta a dimostrare.
Abbiamo ritardato l’inevitabile di qualche mese facendo pagare all’Ucraina un prezzo altissimo in morti e distruzione e qualcosa abbiamo pagato pure noi, costi energetici, inflazione, spread, bilanci statali.
Quanti altri mesi, morti e missili ci occorreranno per capire che così non funziona?
Se non fossimo degli imbecilli, o meglio dei burattini manovrati da pochi burattinai che con questa carneficina si stanno arricchendo, dovremmo decidere oggi stesso: entrare direttamente in guerra costi quello che costi oppure lasciar perdere, lasciare l’Ucraina al proprio destino dandole soltanto una mano a salvare il salvabile e a ricostruire il ricostruibile.
Non vedo mani alzate per la prima opzione, e allora piantiamola con questa inutile farsa buona solo a tacitare la nostra falsa coscienza.
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