DRAGHI IL PREMIER DI CARTAPESTA

DI GIOACCHINO MUSUMECI

 

Il nostro premier che meraviglia di persona. Merita senza meno un’ode cosmica di 5 minuti.
Elogiamo Mario Draghi, la plebe si prostri alla magnificenza. Chi più del divino Mario avrebbe tessuto le trame della figura di palta perpetua che un quarto sarebbe bastata a ridicolizzarlo da qui all’eternità.
Ma diamine, il presidente del consiglio Draghi può sorgere maestoso come un sole desertificante, un Re mida della putrefazione morale che dove passa tutto soccombe, compresa la dignità personale.
Lui, il premier “luminescente” e risolutivo, autorevole come una sogliola spiaggiata e ignorata dai premier europei, ricorre all’artificio del codardo: chiede al garante di un partito della sua stessa maggioranza, che faccia fuori il presidente del partito di cui è garante. Dio che emicrania Mario! In piena deriva tirannica perdi il controllo dimentico del bonus psicologo che ti farebbe comodo assai.
Sono incredulo: il premier dal profilo istituzionale così impeccabile e empatico macchia la propria reputazione con una manovra così bassa che manco Brunetta ubriaco.
Mario Draghi, ex reggente della BCE, a disagio con la Democrazia che vorrebbe rappresentare da solo si nasconde dietro Beppe Grillo..
Pensa che coraggio questo premier decantato urbi et orbi. Nell’eco eterna dell’epico “Whatever it takes” teme Giuseppe Conte, l’insignificante, e pertanto ricorre al sotterfugio più trucido nella speranza che la mossa da equino non venga scoperta.
Certo, sarebbe stato opportuno che Draghi fosse stato sputtanato da Grillo in diretta piuttosto che dalle rivelazioni dello scomodo, in quanto onesto, De Masi, ma sapete com’è tra nonni…
Ora però Mario ha più di una gatta da pelare: non solo vuole spegnere i condizionatori, Draghi Nostrum vuole spegnere il dissenso e non sia mai che abbia qualcosina a che vedere con la famosa lista pubblicata dal Corriere? Lista orfana di cui tutti si sono lavati le mani perché una vergogna come quella lista chi se la leva più di dosso… E’ questo il problema di Mario Draghi, chi gli leverà di dosso il bollo del autocrate travestito da democratico…Con che faccia pronunzierà il termine Democrazia se ne prevarica il senso come un monarca attapirato in scadenza…Ma pure se Giuseppe Conte stesse sulla palle a più d’ uno, sappilo Mario, gli hai fatto un favore, così lo fai sembrare proprio quel gigante che hai sostituito col nanismo politico pieno di tranelli.
Condoglianze a Mario e i supporters, condoglianze politiche intendo eh..