VENTILATA L’IPOTESI DI RAZIONAMENTO DIURNO DELL’ACQUA IN ALCUNE REGIONI

DI NICOLA FRATOIANNI

 

La protezione civile ventila l’ipotesi di un possibile «razionamento diurno dell’acqua» in alcune regioni.
Queste parole dovrebbero bastare a farci capire la gravità della situazione.
L’emergenza climatica è già tra noi e la terribile siccità che stiamo attraversando ne è solo l’inizio.
Serve una trasformazione radicale e serve ora.
Perché non saranno i comportamenti individuali, per quanto importanti, a salvarci dalla catastrofe. Serve un cambiamento di sistema. E deve essere il pubblico, la politica, a metterlo in atto.
Smettendo di impiegare acqua potabile in agricoltura.
Stanziando miliardi per la manutenzione delle infrastrutture idriche, che ad oggi perdono oltre un terzo dell’acqua trasportata.
Fermando il consumo di suolo, riducendo le attività ad alto consumo idrico come gli allevamenti intensivi, costruendo nuove riserve e molto altro.
Dove trovare le risorse?
Dove sono sempre state: nei grandi patrimoni e nei guadagni delle aziende più inquinanti. Patrimoniale e tassazione al 100% degli extraprofitti.
Non abbiamo più tempo.
È ora di agire, prima di esserne travolti.
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