“VEDIAMO COSA SUCCEDE A PIOMBINO”

DI GIANCARLO SELMI

 

“Vediamo cosa succede a Piombino, cosa succede proprio in questo momento”.
Lo dice il buon Parenzo, passando la linea alla inviata ed accompagna la cosa, come gli capita spesso, con un sorriso, anzi una quasi risata a 32 denti. Con un evidente intento ironico.
Ora che l’homo ridens de La7 abbia una tolleranza molto limitata con chi la pensa differentemente da lui, l’ha dimostrato in varie occasioni (dal green pass alla guerra), ma che ironizzi sulla protesta di un’intera città, Piombino, al parcheggio nel porto di una nave rigassificatore per 5 miliardi di metri cubi all’anno, mi sembra francamente un po’ troppo.
Che trovi inappropriata e ridicola la protesta mossa dalla paura per la contaminazione del mare, per le malattie e dai rischi della presenza di un rigassificatore in pieno porto, per la sicurezza, mi pare rivoltante.
Poi è intervenuta lei, “miss occhiali fiammeggianti”, opponendo al sindaco di Piombino la ridicola tesi che i rigassificatori aumentino la fauna ittica, subito smentita clamorosamente dalla risposta del sindaco che le ha ricordato che, per rigassificare, si usi l’acqua del mare insieme all’ipoclorito di sodio e che, quindi, parrebbe un pochetto surreale che il cloro attiri i pesci. Da Piombino parte il 60% delle spigole (branzini) venduti in Italia.
La decisione del Lucertolone è terrificante.
Pessima informazione, giornalismo di livello sotterraneo, se non peggio.
Tutto a supporto delle decisioni del peggior premier (forse pure peggio di Berlusconi che, almeno, fu votato) che la storia ricordi.
Se si unisse il problema informativo, all’eccesso di decisionismo del premier, alle leggi liberticide e si tirassero le somme, credo che ci sia una vera e propria minaccia per la democrazia di questo Paese.
Non sarebbe già ora che gli intellettuali, le forze pulite di questa martoriata Italia, si sveglino e diano una prova della loro esistenza? Non è giunto il tempo della protesta?
Foto da La 7
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