LA ROMA DI MOURINHO CONQUISTA LA CONFERENCE LEAGUE

DI MARINO BARTOLETTI

 

La Roma conquista la Conference League e merita l’applauso sincero di chi sa volare, ogni tanto, oltre le passioni (chiamiamole così).
Certo, non è la Champions League e neanche l’Europa League, ma è un trofeo che torna in Italia dopo 12 anni di digiuno “europeo”.
Era meglio se andava in Olanda? O in Inghilterra (Leicester)? O in Francia (Olimpique Marsiglia)?
La verità è che almeno l’80% dei tifosi italiani questa nuova coppa se la sarebbero messa con gioia in bacheca, compresi quelli che non lo ammetteranno mai.
E allora tanto vale applaudire i protagonisti di questa vittoria: a cominciare dal vecchio Mou che – com’è, come non è – il suo “titulo” se l’è portato a casa al primo colpo, dando un senso concreto a un progetto societario tutt’altro che banale. È il primo tecnico a vincere le tre Coppe europee contemporanee, ricreando entusiasmo in una piazza importante.
Vedo male la statua di Marco Aurelio.
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