E POI GLI AMICI DI PUTIN SAREMMO NOI…

DI NICOLA FRATOIANNI

 

Lui è Claudio D’Amico, assessore alla sicurezza e alle politiche abitative in quota Lega di Sesto San Giovanni.
Il suo nome nel mondo leghista è ben conosciuto, per due motivi.
Innanzitutto, per aver emesso oltre 1000 DASPI in questi anni di governo, con tanto di torta e festeggiamenti per la cifra tonda, e aver poi fatto esplodere l’emergenza abitativa a Sesto, tagliando oltre 1,5 milioni di fondi agli alloggi popolari.
Il secondo, come si può intuire, per essere l’uomo che ha costruito negli anni (insieme a Savoini, indagato per truffa internazionale nel caso dell’hotel Metropol) i rapporti tra la Lega e Russia Unita, il partito di Vladimir Putin, e aver presentato il dittatore del Cremlino a Matteo Salvini.
Nel novembre 2016, a Mosca, rilascia interviste sulla dannosità delle sanzioni europee alla Russia.
A marzo 2017 presenzia la firma dell’accordo politico tra Lega e Russia Unita.
Mentre a luglio 2018 accompagna Salvini al cospetto di Putin nel suo primo viaggio a Mosca in qualità di Ministro dell’Interno, nonché di Vice Presidente del Consiglio.
Infine, immagino grazie a questo lungo curriculum, viene nominato dallo stesso, suo “consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale”.
Insomma, la peggior specie di servilismo al potente di turno. Non importa quanto corrotto, autoritario o spietato sia. Uno schifo, oltre ad un profondo pericolo per il nostro Paese, politicamente parlando. E poi gli amici di Putin saremmo noi…
Oggi questo individuo, invece che correre a nascondersi, è capolista della Lega alle prossime elezioni amministrative di Sesto San Giovanni. Davvero senza la minima vergogna.
Che dire, un motivo in più per votare con determinazione il nostro Michele Foggetta come Sindaco di Sesto San Giovanni il prossimo 12 Giugno.
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