ULTIM’ORA, PROCESSO RUBY-BERLUSCONI, CHIESTI 6 ANNI PER SILVIO. SALVINI E MELONI ATTACCANO I GIUDICI

DI RAFFAELE VESCERA

 

Nuovo incredibile attacco alla magistratura da parte dei leader del centrodestra in occasione del processo per le cosiddette “cene eleganti” nella villa di Berlusconi ad Arcore, con accuse varie di falsa testimonianza delle venti “olgettine” coinvolte nei festini, secondo l’accusa, pagate profumatamente da Berlusconi per tacere su quanto avveniva in quelle serate, su cui grava il sospetto di induzione alla prostituzione. Il Pm ha chiesto sei anni per Berlusconi e cinque anni per Ruby, oltre varie condanne minori per le ragazze coinvolte nel giro di Arcore.
Atteso che le condanne si emettono a fine processo, così come le assoluzioni, risultano davvero inopportune e intimidatorie le accuse indirizzate ai giudici da parte di potenti uomini politici, membri e no del governo. La magistratura, già sotto attacco dai referendum proposti da Salvini e altri, non può essere attaccata nella sua indipendenza da minacciose invettive. Abbiamo una ragione in più per votare NO ai cinque referendum del 12 giugno, tra cui quello per abolire la legge Severino che vieta ai condannati l’elezione al Parlamento.
Queste le inopportune dichiarazioni fuori le riga dei leader di centrodestra alla richiesta di condanna:
“Altro processo, altra richiesta di condanna per Berlusconi per il caso Ruby. Ma basta, non se ne può più! 12 giugno, con i Sì ai referendum la giustizia cambia”. Ha dichiarato Salvini.
“Piena solidarietà e vicinanza a Silvio Berlusconi, vittima di un accanimento giudiziario senza precedenti. Siamo convinti che anche questa volta saprà dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati”, dichiara la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
“Ancora una volta si usa la giustizia a fini politici. Da Milano arriva una assurda ed immotivata richiesta di condanna contro Berlusconi per una vicenda dalla quale è stato già assolto. Un accanimento inaccettabile contro un uomo che ha agito sempre con correttezza e trasparenza”, scrive su Twitter Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia.”
Davvero un po’ troppo per un Paese democratico, dove il potere giudiziario non può e non deve sottostare ai potenti di turno, come non bastassero le minacce di morte indirizzate dalla mafia contro i giudici che fanno il proprio dovere.
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