UNA STORIA DI “LESA DIGNITA’ MANAGERIALE”

DI NICOLA FRATOIANNI

 

Una paga base di 400mila euro lordi, a cui si aggiungono fino ad altri 400mila euro tra bonus ed extra. L’equivalente di anni, decenni, di lavoro per tante e tanti. Non proprio briciole.
Ma per Alfredo Altavilla (presidente esecutivo di Ita Airways, la nuova Alitalia), non è abbastanza. Anzi, questa retribuzione sarebbe «gravemente lesiva della sua storia manageriale, esperienza e competenza».
Parole fuori dalla realtà, intrise di arroganza e profonda ipocrisia.
Non ricordo parole simili quando nel passaggio dalla vecchia Alitalia alla nuova compagnia gli stipendi di piloti e assistenti di volo vennero tagliati brutalmente, anche oltre il 55% in meno. Ben al di sotto delle altre compagnie.
Questo mi sembra lesivo della propria storia, esperienza e dignità. Soprattutto all’interno di una compagnia al 100% pubblica.
Inoltre, visti i risultati di Ita Airways nei primi mesi di vita, eviterei di vantarmi del lavoro svolto, soprattutto per chiedere un aumento.
E se piuttosto, invece che dar spazio a certi deliri di onnipotenza, legassimo gli stipendi di manager e dirigenti a quelli dei lavoratori meno retribuiti? A me non sembra una cattiva idea.
___________________________________________________________________________
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "LA LETTERA 24 maggio 2022-09:04 Ita, Altavilla: «Stipendio troppo basso, lede la mia storia manageriale»"