DI CLAUDIA SABA
“Dopo tanti anni pago ancora per gli altri”.
Lo ha detto lui, il violento.
Perché una donna che
ri-nasce dalle ceneri della violenza e la racconta, è solo un nemico che ricorda al mondo intero la povertà d’animo che ancora si porta dentro chi l’ha commessa.
I violenti non cambiano, indossano una nuova maschera.
E non ammetteranno mai le loro colpe.
Anzi, loro si fanno vittime.
E nonostante un giudice li abbia condannati, tardivamente, si autoconvincono di essere innocenti, di aver incontrato una donna ingrata che non ha saputo stare al proprio posto.
In silenzio, tra le mura di casa.
I violenti non sanno, però, che quando le donne ri-nascono, non sono più oggetti.
Sono persone nuove che hanno ritrovato la stima in sé stesse.
E vanno avanti, si trasformano, si evolvono.
Aiutano altre donne a liberarsi dalla violenza uscendo dal silenzio.
Il silenzio aiuta i violenti.
E allora chi subisce deve gridare più forte.
Raccontare e restituire ad ognuno la responsabilità delle proprie azioni.
Con la verità.
Perché la verità non sbaglia mai.
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