TI SIA RESA GIUSTIZIA SHIREEN

DI MARISA CLARA CELESTE CORAZZOL

 

I cecchini israeliani hanno sparato a Shireen Abu Akleh. Ad appena 150 metri di distanza.
Lei stava documentando – armata dalla sua telecamera – gli orrori perpetrati nel campo di Jelin.
Bisognava, quindi, non solo spegnere la sua telecamera, ma anche toglierle la vita.
E, per finire “in bellezza”, hanno anche infierito contro di lei, in quella bara che dall’ ospedale francese Saint Joseph avrebbe dovuto raggiungere la chiesa CATTOLICA per celebrare il suo funerale secondo il rito CRISTIANO.
Armati fino ai denti, le orde militari della “democrazia israeliana” hanno aggredito il corteo che la accompagnava alla sua ultima dimora.
E quelle immagini della bara che cade, sotto i colpi delle cariche e delle manganellate, dovrebbero inorridire il mondo. A partire dagli USA – loro “protettori” – ed alla stessa ONU che, malgrado le sue innumerevoli sanzioni, non è mai riuscita a fermare la strage di innocenti in Palestina che si perpetua da ben 70 anni.
Immondi!
Ma “nessuno tocchi Israele”, eh?!…
Sarebbe “peccato mortale” e saremmo tutti considerati “antisemiti”.
E no! Perché il popolo semita è il popolo palestinese. Non loro.
Loro, i “governanti” di Israele, invece, come i loro “sbirri” assassini, sono la vergogna maxima del popolo ebraico che porta i segni della persecuzione razziale nazista e fascista e che quegli stolti “dirigenti” infangano.
Non sono “ebrei”.
Sono assassini. Sono nazisti.
Tu, invece, Shireen, sei stata LUCE.
Loro fanno parte del mondo delle tenebre.
E nelle tenebre finiranno.
Ti sia resa giustizia, Shireen.
E giustizia sia per la Palestina Libera.
Ora riposa in pace nella luce eterna.
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