GUAI A CHI SPECULA SULLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

DI CLAUDIA SABA

 

Le donne vittime di violenza non hanno bisogno di qualcuno
che sfrutti le loro storie per se stesso.
Le donne vittime di violenza hanno bisogno di qualcuno che le renda consapevoli del loro
valore.
Che le spieghino che solo diventando protagoniste della loro vita possono davvero liberarsi dai mostri che si portano dentro.
Nessun essere umano merita di essere umiliato e abusato.
Il silenzio, protegge gli abusanti.
Chi usa le loro storie per innalzarsi continuando a considerarle ancora vittime senza valore, protegge gli abusanti.
Le donne consapevoli smettono di essere vittime nel momento in cui diventano protagoniste di se stesse.
Chi usa le loro storie per ergersi a “paladina” usa ancora su di lei violenza, anche se in modo diverso.
È servirsi di storie “nere” solo per trarne vantaggi personali.
Ed è immondo.
Chi aiuta una donna vittima di violenza la rende libera dal giudizio altrui e dal proprio.
Libera di parlare e pensare.

Se quella donna diventerà
davvero libera e consapevole allora vorrà dire che l’aiuto ricevuto sarà stato disinteressato.
In caso contrario sarà stata ancora usata/abusata.
La cosa peggiore che si possa fare a una donna già offesa e umiliata dalla vita.
Uscire da questo tunnel si può.
Si deve fare, per giustizia di verità.
Perché è chi la compie a doversi vergognare non chi la subisce.
Diffidate da chi vuole usarvi per raccontare la vostra storia e farne un suo trofeo.
Vi metterà in secondo piano
per prendersi un merito che appartiene solo a voi e nessun altra.