“LA NATO DI STOLTENBERG RIPUDIA LA PACE”

DI MARISA CLARA CELESTE CORAZZOL

 

Il Segretario Generale della NATO afferma che la guerra durerà a lungo, fino alla vittoria finale e che nessun Paese membro e’ disponibile a riconoscere una eventuale cessione di sovranità sulla Crimea eventualmente decisa dal Governo dell’Ucraina nell’ambito di auspicabili accordi di pace con la Federazione Russa.
L’affermazione è gravissima per almeno tre ordini di motivi:
primo: La NATO non è ufficialmente impegnata nel conflitto e gli aiuti all’Ucraina vengono formalmente forniti dai Paesi membri, quindi non ha titolo di interlocuzione politica negli accordi di pace.
Secondo: la guerra in corso è volta a sostenere la sovranità e l’autonomia del governo di Kiev. Se non si riconosce a quel governo la possibilità di stipulare accordi e trattare la pace si negano le ragioni per cui l’Occidente sostiene quel governo.
Terzo: non mi risulta che il riconoscimento di sovranità su territori o Stati terzi non membri dell’Alleanza sia materia nella disponibilità del Segretario Generale della NATO. Mi pare evidente che abbiamo un problema ai vertici di quell’organizzazione.
Dimenticavo: penso che oggi le donne afgane, rimettendosi il chador, abbiamo ringraziato la NATO ed il suo Segretario Generale per averle abbandonate nelle mani dei Talebani solo nove mesi fa dopo oltre vent’anni di guerra.
Un’ ultima cosa: se io fossi Zelensky da oggi direi ai miei servizi di sicurezza di tutelarmi non solo dagli agenti di Putin. Perché alcuni “amici” spesso sono nemici cui, da perfetto burattino, si sono spalancate le porte. Quegli amici tuoi, caro Zelensky, faranno del tuo Paese terra bruciata e tu sarai costretto a scappare di notte. Perché quelli sono, per loro natura, bassamente ignobili, predoni, sobillatori, oltre che stolti. E Stoltenberg ha nella radice del suo cognome proprio “Stolt”: Stolto.
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