LA SOLA GUERRA GIUSTA: CONTRO SFRUTTAMENTO E INGIUSTIZIA

DI GIORGIO CREMASCHI

 

Questo Primo Maggio è ancora più duro e difficile, dopo gli ultimi due che abbiamo vissuto tra le sofferenze e le ingiustizie provocate dalla pandemia e dalla sua gestione. Ora la guerra, una guerra che ogni giorno diventa più pericolosa e feroce e si fa sempre più vicina ad un conflitto totale, la guerra domina tutto.
Il mondo del lavoro non può che essere il nemico naturale della guerra, perché ne è vittima assieme alla grande maggioranza dell’umanità, quella che subisce le decisioni dei potenti e dei privilegiati.
Il lavoro accresce i suoi diritti con la pace, li perde quando i cannoni dettano legge.
A volte però anche in pace l’oppressione del lavoro può dilagare, quando la guerra economica e di mercato travolge le persone nel nome della competitività.
Lo sfruttamento, la precarietà, la disoccupazione, le ingiustizie sociali sono da decenni la regola di questo sistema dove il profitto comanda su tutto.
Ecco, la guerra terribile che dilaga e ci minaccia è il prodotto diretto della distruzione dei diritti e dell’eguaglianza nel nome degli affari.
Dopo anni in cui ci hanno spiegato che eravamo combattenti e anche vittime della guerra economica, ora lo diventiamo di quella vera e propria. E l’unica spesa , pubblica che cresce costantemente è quella per le armi.
I ricchi diventano sempre più ricchi e alla fine si fanno la guerra, ma sono i poveri che pagano tutto.
Il lavoro deve disertare la criminale guerra dei potenti, per combattere la sola guerra giusta : quella contro lo sfruttamento, l’ingiustizia, la disuguaglianza.
No alla guerra, giù le armi e su i salari, viva il Primo Maggio di pace e giustizia.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, fiore e il seguente testo "BUON 1® I MAGGIO"