SONETTO PER UN PARTIGIANO

DI GIANFRANCO ISETTA

 

Nella ricorrenza del 25 aprile, Festa della Liberazione, ripropongo questo sonetto, peraltro già pubblicato in un mio precedente libro, dedicato a ALDO CIVELLI, partigiano che dopo la guerra si dedicò all’arte dell’imbianchino e che è stato per me un punto di riferimento e un esempio di vita.
SONETTO per Aldo Civelli partigiano
Aldo, vorrei parlarti. Inutilmente,
perché non ho il dolore che risolve.
Lo so. Perché tu taci eternamente,
pur se non è la morte che dissolve.
Io mi rivolgo a te nella finzione
di chi, genuflettendosi, riponga
la sua speranza, senza una ragione,
ché il nostro tempo ora si ricomponga.
Quel che mi muove è una commozione,
che non richiama in vita il tuo pallore,
non manifesta alcuna presunzione
sorta da un’ambizione troppo ardita
che si rivolga a te senza pudore
come memoria che si fa infinita.
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