BUONA PASQUA

DI ANTONELLA PAVASILI

 

A chi si ostina a cercare la luce oltre il buio.
E anche a chi sceglie di restarci dentro il buio.
A chi fatica a spostare quel masso davanti al sepolcro, ma ci prova lo stesso.
E anche a chi ne aggiunge un altro, un altro e un altro ancora.
A chi conforta e asciuga le lacrime delle madri addolorate.
E anche a chi le disprezza senza pietà.
A chi riesce ancora a piangere davanti alle lacrime di un bambino.
E anche a chi invece guarda prima il colore della sua pelle.
A chi lascia sempre socchiusa la porta della propria casa.
E anche a chi decide di barricarla.
A chi ascolta i propri fratelli oltre la lingua che parlano.
E anche a chi decide di turarsi le orecchie.
A chi sorride nonostante tutto.
E anche a chi ha smesso di farlo.
A chi cerca l’alba oltre le tenebre.
E a chi dentro le tenebre si accuccia.
A chi soffre, piange e si strazia per quei popoli in guerra.
E anche a chi la guerra prova a giustificarla.
Buona Pasqua ai miei amici, a chi mi vuol bene e magari mi abbraccia, così senza motivo.
E anche a chi non mi vuol bene, che abbraccio io, così senza motivo.
A mio papà che ormai è nella luce, a mia mamma e alle sue ossa fragili, alla zia Rosa e al suo amore smodato per la vita, alle mie sorelle e ai loro tormenti e alle loro gioie, ai miei nipoti nei cui occhi vedo ogni giorno la vera Pasqua.
Di amore e speranza.
Buona Pasqua in Cristo.