LE TRATTATIVE DI PACE SCOMPARSE DAI RADAR

DI GIOACCHINO MUSUMECI

 

Il modello di futuro pacifico per cittadini solidali prevede l’accettazione fideistica del mondo fratturato in due segmenti ostili, militarizzati, infarciti d’odio e fondamentalismo politico, razzismo e svastiche rivisitate, in cui perfino la Via Crucis, dedicata alla più sentita riconciliazione, diventa occasione di propaganda bellicista.
Nell’occidente progredito e cristiano cattolico, visto che per ovvie questioni politiche siamo tutti cristiani, il tempo delle crociate non è mai finito. Il sangue non sarà mai appannaggio esclusivo del terrore orientale.
Perciò un dovere civico e morale è a momenti sbavare soddisfatti e liberi dal vincolo della ragione, quando finalmente i vertici europei bandiscono le parole “pace e trattativa” dalla dialettica lucida e razionale per cadere nella miserabile opzione del futuro con “vincitori e vinti”.
Non si sa perché dovrei essere orgoglioso nell’assurdo superiore dell’emisfero intelligente in cui ambire alla pace è uno stigma. Mi viene richiesto di accettare una farsa ideologica senza proferire una parola di diniego. Ebbene non sarà mai possibile.
Non amo principi democratici contenuti in folli picchi ormonali individuali. Rigetto propagande contrapposte tese a imporre ragioni che con la pace non hanno nulla a che vedere.
E sono francamente stufo di leggere “Ha cominciato lui”, panacea per ogni speculazione contraria al culto del conflitto mondiale anelato come mai prima d’oggi.
C’è una cosa molto chiara nella mia testa e non è mai stata più limpida: la mia idea di pace non collima con le immagini di Vladimir Putin, Volodymyr Zelensky, Joe Biden, Ursula Von Der Leyen o altri leaders noti e stucchevoli.
In verità nessuno di loro ha mai parlato di pace se non lateralmente, quasi fosse un impiccio da evitare.
L’unico a desiderare autenticamente pace è il Santo Padre, e io sto dalla sua parte. Non c’è un solo post in cui abbia approvato la guerra e non ce ne sarà alcuno dove non sosterrò pace o trattative negate da questo o quell’altro.
Mi si spieghi però in che modo il militarismo e il riarmo e quindi l’ipotesi di guerre, abbiano a che fare con la pace nel mondo. Volete scherzare? Proponete la vostra medicina ai malati di odio ben riposto nello scrigno del cittadino modello. Modestamente mi chiamo fuori, sono un disertore ideologico.
Penso come il Papa che bisognerebbe vergognarsi per la deriva bellicista verso il possibile nulla radioattivo e sconfinato su cui accomodarsi tutti sconfitti.
Perciò riserverò tutta la mia pietà a coloro che nell’ansia smodata di vincere la guerra, hanno perso VOLUTAMENTE di vista la pace.
E la solidarietà che mi resta, oltre quella dedicata a tutti coloro che soffrono per le guerre, sarà riservata al popolo ucraino vittima due volte: di Putin che ha scatenato l’invasione, e dell’occidente che non cerca trattative di pace ma un invasione più grande e clamorosa, quella in cui la Russia diventa come l’Ucraina, finalmente perfetta e cattolica come tutti noi.